Maxi antenna: Soria è in rivolta Manifestazione di protesta alla Baia

Il centrodestra ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale. "Tutti ora cadono dalle nuvole"

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"Adesso organizziamo una riunione di quartiere, e se le cose non cambiano ci dimettiamo tutti". Aria bollente ieri pomeriggio in piazza Europa davanti alla sede del quartiere Soria, dove oltre una cinquantina di abitanti si sono riuniti spontaneamente per protestare contro l’installazione di un ripetitore telefonico dell’Ilad alto 30 metri in mezzo alle abitazioni. Meris Gabucci, consigliere eletta per il Pd, dice:"Ho chiamato la segreteria del sindaco e mi hanno detto che su questa storia dovevo sentire il responsabile dell’ufficio tecnico Mauro Moretti perché loro non sapevano nulla. Moretti mi ha detto che questa è una questione nazionale e che l’Arpam regionale aveva dato già l’assenso e che quindi possono partire e che il Comune non può farci nulla".

Una riunione partita un po’ in sordina, ma poi salita con toni aspri: "Un canone di concessione al Comune di 800 euro l’anno? Ma stiamo scherzando. Questi soldi li diamo noi, ma quell’antenna in mezzo alle case non la vogliamo". Oltre ai cittadini che protestavano, esponenti del centrodestra in consiglio comunale, Rosaria Cipolletta di Legambiente, e il presidente di circoscrizione Stefano Poderi: "Mi ha chiamato un assessore per dirmi che aveva saputo della notizia dal Carlino, e che comunque era una decisione nazionale. Comunque io non credo che il Comune non possa fare nulla per bloccare questa storia. Se ci avessero informato gli avremmo indicato noi i posti dove andare a metterla, non in mezzo alle abitazioni. Questa mattina sono stato tempestato di telefonate di persone che protestavano".

Continua Oscar Anniballi, ex vigile urbano: "Una questione di questo genere vuol dire fare un basamento che con una profondita di almeno 4-5 metri per cui si va a finire nelle falde del Foglia, poi la zona è trasformata in una discarica. E sa cosa mi hanno risposto quando ho protestato? Che ci dovevamo organizzare noi per pulire".

Intanto Michele Radaelli con Daniele Malandrino di Forza Italia, Roberto Biagiotti, Giovanni Dallasta e Dario Andreolli della Lega, quindi Giulia Marchionni ed Emanuele Gambini di Prima c’è Pesaro hanno presentato una interrogazione in consiglio comunale per conoscere:

1) Per quale ragione l’amministrazione ha deciso di non informare i cittadini ed il consiglio di quartiere preventivamente;

2) Se e in quale modo l’amministrazione intenderà fornire informazioni al consiglio di circoscrizione ed ai cittadini;

3) In base a quale documentazione fornita dalla società o prodotta dall’amministrazione, si definisce l’infrastruttura come idonea per la tutela della salute dei cittadini...". Salute appunto che ha prodotto una rivolta pressochè totale con interventi anche di medici sui pericoli derivanti dalle onde elettromagnetiche.

m.g.