Mega-progetto milionario per l’acquedotto

L’Aato vuole attingere dai fondi del Pnrr e mette sul tavolo un piano da ben 28 milioni di euro. Il risultato? Ottimizzazione e risparmi

Migration

Un progetto da 28 milioni di euro, da reperire all’interno dei fondi PNRR, per ammodernare il sistema acquedottistico della provincia e per avere un monitoraggio in tempo reale contro perdite e guasti. È questo il progetto presentato da Ambito Territoriale Ottimale di Pesaro Urbino, ente pubblico di pianificazione e controllo dell’attività gestionale nel Servizio Idrico Integrato.

"Avvalendoci delle capacità progettuali del gestore Marche Multiservizi Spa – ha spiegato il presidente Marco Ciccolini – abbiamo presentato istanza di partecipazione al bando PNRR. Il progetto interessa la quasi totalità del territorio provinciale e prevede il rilievo e la modellazione della rete idrica, la ricerca delle perdite con tecnologie all’avanguardia e la suddivisione delle reti di acquedotto in distretti controllati da strumenti di misura e di analisi. Verrà introdotto anche lo smart metering, ossia tele-controllo dei consumi di utenze produttive e si punterà al rinnovamento delle reti di acquedotto".

"Abbiamo proceduto – continua Ciccolini – in base alla programmazione fatta assieme ai sindaci e votata dall’assemblea e secondo gli obiettivi che erano emersi come linee guida: l’intervento sulle perdite, il sollecitare la Regione Marche e Enel riguardo la pulizia degli invasi, l’utilizzo ottimale della risorsa del pozzo del Burano e portare avanti la riflessione sulla creazione di nuovi invasi accompagnata da approfonditi studi scientifici. Oggi abbiamo la possibilità di presentare un progetto importante per il PNRR che guarda proprio alla riduzione delle perdite e al monitoraggio della rete acquedottistica, fondamentale per un intervento tempestivo e localizzato in caso di perdite. Andiamo avanti dunque dunque sulla base dell’indirizzo raccolto nell’assemblea dei sindaci con l’obiettivo di qualificare e innovare la nostra struttura acquedottistica con sistemi moderni e digitalizzati, sull’invaso si sta andando avanti con lo studio scientifico".

Di Aato però si parla anche in fatto di trasparenza: "Negli incontri per informare sull’invaso di Apecchio – spiega per il Wwf Marche Giuseppe Dini – si sono snocciolati numeri e dati non rintracciabili, mettendo in difficoltà i portatori di interesse quali le associazioni ambientali. Assieme al Forum Provinciale per i beni comuni abbiamo scritto al direttore Aato Michele Ranocchi per avere le informazioni ambientali non pubblicate in Amministrazione Trasparente. La risposta del dirigente è stata una delega indicando a chi dovevamo richiedere quelle informazioni. Il Difensore Civico ha invece stabilito che anche quelle informazioni debbano sottostare agli obblighi di pubblicazione nel sito “Informazioni ambientali“, al fine di renderli fruibili ai cittadini. Aato 1 Marche Nord deve fornire adeguate risposte ai cittadini, indicando, in sua vece, il concessionario di servizio". Le due associazioni non sono nuove a queste sfide: nel recente passato sono riuscite a far pubblicare le analisi dell’acqua potabile di tutti i comuni marchigiani.