di Marco
Savelli*
Urbino per puntare con decisione alla conquista del titolo europeo avanza la propria candidatura sia con Pesaro che con i comuni appenninici tanto per confermare la solidità dell’alleanza ferrea con la stessa Pesaro...
Siamo al delirio! Alcune domande molto semplici:
1) se la smettessimo con queste competizioni virtuali che vanno solo a beneficio dei mercanti in fiera e servono solo a inglobare le politiche culturali, quelle vere, nelle politiche turistiche dando alle prime un valore solo economico e investissimo invece in beni culturali i molti soldi messi in circolazione?
2) Al di là dell’impegno senza respiro di alcuni volonterosi (colti e raffinati) per abbellire il nulla cosmico emanato da piazza del Popolo, cosa resta, oltre al consumo, a una comunità intesa come luogo di relazione e di autentica crescita civile al termine dell’anno “capitale” 2024?
3) Ma se proprio il titolo europeo del 2033 è così ambìto dalla città di Pesaro perché non camuffarsi da “comune appenninico” ed entrare nel trenino di comuni che, con l’invincibile Spacca e con il governo regionale dalla loro, già sopravanzano nettamente le aspirazioni dei nostri ottimati? In fondo l’Ardizio e il San Bartolo dovrebbero essere sufficienti per classificare Pesaro come comune montano senza alcun bisogno dei soccorsi del grande condottiero ora assiso a Strasburgo. O no!
*ex assessore