Pesaro, il mercato delle erbe perde pezzi. "Moriamo ogni giorno di più"

Sono rimasti sei gli esercenti attivi dopo il forfait di due macellai. "Questo posto è un bene di tutta la città"

Mercato delle Erbe, è sempre più crisi

Mercato delle Erbe, è sempre più crisi

Pesaro, 11 gennaio 2019 - Il mercato delle Erbe perde pezzi e gradualmente si svuota. All’inizio dell’anno i due macellai del mercatino hanno salutato i colleghi dopo anni e anni di attività all’ombra del chiostro del San Domenico. Uno pare abbia coronato il suo sogno, quello di aprire un agriturismo, l’altro si gode il meritato riposo dopo oltre quarant’anni di onesto lavoro. Due assenze che ora pesano, e non poco, sulla vecchia scacchiera commerciale dove, tra spazi occupati e vuoti lasciati da chi ha gettato la spugna, sono rimasti appena sei esercenti e qualche produttore che saltuariamente viene a vendere il raccolto dei campi.

Insomma adesso, più che un mercato, sembra un campo di battaglia. Non ci sono al momento soluzioni percorribili perché il comune ha programmato l’avvio della ristrutturazione dell’edificio nel 2020, ma le attività dei commercianti non possono seguire la burocrazia. «A noi nessuno ha ancora detto niente su tempi e avvio dei lavori – borbotta Enrico Bodini mentre riempie un sacchetto di arance per un cliente –. Nel frattempo però la situazione è peggiorata. Il banco del pesce ha resistito venti giorni, adesso sono mancate anche le due macellerie. Voci di corridoio dicono che stanno lavorando per far entrare un altro macellaio anche se i giochi sono un po’ chiusi in quanto il comune fa contratti di sei anni, rinnovabili per altri sei: ma se ti impegni con un investimento, sapendo di doverti spostare, non è certo un’offerta appetibile. Però noi continuiamo a sperare».

Spera anche Katiusha Vitali dietro il bancone della panetteria aperta nel 1956 dai suoi genitori. «Queste due chiusure si stanno facendo sentire – commenta – Ci auguriamo con tutto cuore che ci siano delle sostituzioni. Sarebbe una bella cosa, per dare un po’ di vita a questa piazza che muore ogni giorno di più».

Ornella Pacini pungola l’amministrazione comunale invitandola a muoversi: «Se siamo pochi siamo meno attrattivi – dice – Mancherebbe il pesce, non solo la carne, e anche i formaggi per creare un vero mercato. A causa dei lavori non danno più a nessuno la possibilità di entrare. Ma cosa aspettiamo a fare?».

Invece c’è chi, come David Moretti, è preoccupato per questa empasse. «Il mercato delle Erbe è un bene per la città, per i commercianti, per gli agricoltori, i residenti – dice –. E’ un’area da cui tutti possono trarre dei benefici, oltre ad essere l’unico posto in centro dove si può fare la spesa senza andare al supermercato. Ma è chiaro che, in attesa dei lavori, anche dal punto di vista del decoro non si può lasciare a lungo così. La scorsa estate entravano gruppi di turisti americani e dicevano ‘shit’, robaccia».