Cercansi casa. Da acquistare, affittare o vendere a Urbino. Ma la richiesta è in calo? Per alcuni candidati al Consiglio comunale il mercato è in crisi nera, ma gli agenti immobiliari non ci stanno e dicono: "E’ l’esatto opposto, basta con le esagerazioni perché potrebbero causare danni rilevanti". Giovanni Alvarez e Federico Cangini di Italia Viva e Più Europa, nella coalizione di Federico Scaramucci, hanno fornito dati che non rispecchierebbero la realtà.
"Apprendiamo sulla stampa che gli immobili di Urbino costano “fino a 200 euro in meno al metro“. Se i prezzi calano e gli affitti sono alti, tanto da ritenere necessaria, per qualcuno, la richiesta di un intervento pubblico, saremmo in una situazione di investimento ottimale, al punto tale da prevedere una impennata delle richieste di acquisto. E’ la legge fondamentale di economia in un libero mercato – dicono i rappresentanti delle agenzie ducali –. Purtroppo quanto affermato nelle pagine del Carlino da paventati esperti del settore immobiliare del calibro di Federico Cangini avvocato e Giovanni Alvarez già presidente del consiglio degli studenti, è ben lontano dalla realtà. I prezzi di mercato degli immobili sono stabili con tendenza al rialzo. Questo è dovuto alla continua richiesta da parte di investitori privati, all’aumento della richiesta di abitazioni residenziali sia, e soprattutto, alla poca disponibilità di determinate tipologie di alloggi (appartamenti indipendenti, villette singole ed a schiera). Ad ogni modo – proseguono gli agenti – la ricetta proposta dai due candidati, quella degli sgravi fiscali, vorremmo ricordare ai due esperti che esistono da molti anni i contratti concordati. Questi, in accordo tra le associazioni dei proprietari e le associazioni degli affittuari insieme ai rappresentanti degli studenti di Urbino, consentono di avere canoni di affitto calmierati per i locatori e sgravi fiscali sul reddito prodotto dagli immobili per i proprietari".
Il settore immobiliare è uno di quelli primari a Urbino per quanto genera in termini economici e per questo la categoria specifica: "Nonostante la campagna elettorale, il dibattito politico assume toni polemici e faziosi dentro i quali gli operatori del settore non vogliono entrare. Crediamo però, che il tentativo di suggestionare per fini politici proprietari di case, operatori del settore ed investitori, non debba danneggiare un intero comparto formato da agenzie immobiliari, tecnici, affittacamere, gestori di residenze che operano onestamente e con impegno. Soprattutto siamo convinti che questo non porti nessun giovamento alla nostra città, anzi crea danni irreparabili".
Francesco Pierucci