Noa a Fano Jazz by the Sea "Grazie mia amata Italia! A voi devo tantissimo"

"Sono stata privilegiata a poter vivere di musica, la mia passione". Appuntamento oggi alla Rocca Malatestiana dalle ore 21,15

Migration

FANO

di Claudio Salvi

Noa sarà la grande protagonista di Fano Jazz by the Sea con il concerto in programma oggi (ore 21,15), alla Rocca Malatestiana. Un’esibizione speciale che inaugura anche il suo “30 Anniversary World Tour“. Al suo fianco il chitarrista Gil Dor, da sempre prezioso artistico della cantante, il pianista, Ruslan Sirota e il bassista e sassofonista Omri Abramov.

Noa, 30 anni di carriera. Ne sente il peso?

"Affatto. Mi reputo una persona privilegiata ad aver vissuto e a poter vivere ancora di musica. La musica è stata ed è la mia passione, il mio amante, la mia guida, la mia amica più fedele per così tanti anni bellissimi! E ho ancora tanti progetti e idee per il futuro".

Come è cambiata la sua musica nel corso del tempo?

"La mia musica cambia mentre cambio io. La musica è il riflesso delle cose che imparo e di cui mi occupo; delle cose che mi preoccupano e che mi entusiasmano; delle cose a cui sento di poter contribuire; delle cose che mi fanno riflettere e che servono per far luce su qualche angolo oscuro dell’animo umano, di persone, luoghi, situazioni che mi ispirano, che mi spaventano, che portano gioia nel mio cuore e amore nella mia vita. Tutte queste cose si riflettono nella mia musica e si evolvono mentre io stessa evolvo".

Quale collaborazione avuta sino ad oggi ritiene la più importante?

"Sicuramente quella con Gil Dor. Artisticamente siamo una cosa sola: siamo fenomenali!".

Crede che la musica, specialmente in un periodo difficile come questo, possa aiutare a cambiare le cose?

"Leonard Bernstein diceva: “La musica non può cambiare il mondo, ma può cambiare la gente e la gente può cambiare il mondo“".

Lei è molto conosciuta e apprezzata in Italia. Ci spiega il suo rapporto speciale col nostro Paese?

"Adoro l’Italia, sinceramente e profondamente. In Italia c’è una straordinaria combinazione nelle persone di calore e umorismo, di semplicità e creatività, di follia e sobrietà, di caos e ordine. C’è un forte senso di famiglia, comunità, fedeltà all’amicizia, di tradizione insieme a progressi rivoluzionari; di generosità, di un senso quasi ingenuo di speranza, un senso estetico casuale e mozzafiato, un’adorazione per l’abbellimento e un’enorme capacità di amare. L’Italia mi ha regalato alcuni dei momenti in assoluto più belli della mia vita e per questo le sono eternamente grata: cantare per tre papi, cantare con musicisti palestinesi per la pace, lavorare con Piovani e Benigni, centinaia e centinaia di concerti nei luoghi più belli per le persone più belle e amorevoli, e la lista potrebbe continuare all’infinito... Grazie, mia amata Italia!".

Dopo la canzone napoletana, Bach e il jazz, che cosa ha in mente per il futuro?

"Attualmente sto lavorando a un progetto che ha a che fare con la crisi climatica e il mare... al momento non posso dire di più perché si sta ancora sviluppando".