"Noi condividiamo l’impianto di fondo"

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La capogruppo del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri ha evidenziato le criticità di metodo che hanno colpito l’iter di approvazione: "La giunta – dichiara – ha imposto un dibattito contingentato nel giro di poche settimane. L’eccessiva fretta di concludere è stata criticata anche dai professionisti e dai territori, soprattutto a fronte della radicale trasformazione prospettata sull’assetto sanitario marchigiano". Nel merito, il Movimento 5 Stelle ha espresso un voto di astensione: "L’impianto di fondo della riforma è condivisibile – dice Marta Ruggeri –, superando la centralizzazione dell’Asur con la creazione di cinque nuove Aziende Sanitarie Territoriali (AST), dotate di personalità giuridica, e prevedendo l’incorporazione dell’Azienda Marche Nord, che ha ormai esaurito la sua funzione, nella nuova AST di Pesaro e Urbino per garantire continuità tra ospedale e territorio a tutela della sanità pubblica e contro il rischio di privatizzazione. Sono stati invece bocciati in aula tutti i miei emendamenti per il rispetto delle scelte individuali nella fase terminale della vita, per riequilibrare le competenze tra giunta e organi assembleari e per eliminare ogni richiamo all’aggregazione delle procedure di reclutamento del personale".