"Non faremo nessuna sperimentazione"

Vincenzo Caputo, direttore Zooprofilattico, placa i timori dei residenti: "Da noi non entra e non esce nessuno. Si arriva, si deposita, si va via"

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Arriva una "secchiata" d’acqua gelata sulla teoria e sui timori di un laboratorio con provette e manipolazioni genetiche, tipo quello di Wuhan in Cina, in mezzo alle case ed ai grandi centri commerciali della Torraccia. La prospettiva che ha allarmato alcuni residenti dopo aver letto la delibera riguardante la creazione di un nuovo centro dell’istituto Zoprofilattico proprio alle spalle del nuovo palasport.

E’ al limite dell’...esondazione il presidente dell’istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Si chiama Vincenzo Caputo e dirige tutte le strutture di questo ente statale da Perugia. Ed attacca subito: "Ho già spiegato chiaramente alla vostra consigliera di opposizione (Lisetta Sperandei, ndr), cosa abbiamo intenzione di fare a Pesaro. Non ci sono nè provette e neanche manipolazioni genetiche perché creare un centro di categoria BSL3 oppure BSL4 non è nei nostri progetti anche se abbiamo messo questa possibilità".

Perché tutta questa paura?

"Non lo so e non so nemmeno se qualcuno ha letto nella mia fronte che voglio rischiare l’ergastolo. Perché per epidemia colposa si rischia appunto l’ergastolo".

Nella sostanza cosa si farà nel nuovo centro in programma di realizzare a Pesaro?

"Poniamo che in autostrada venga fermato un camion con dei bovini infetti. Bene in quel caso li porteremo nel centro di Pesaro. Se lei ha una scimmia infetta dentro casa, la porta da noi. Siamo una specie di Spallanzani per animali e credo che nessuno sia mai andato a chiedere ad un centro di malattie infettive il perché delle ragioni urbanistiche. Da noi non entra e non esce nessuno e dentro non si può andare. Si arriva si deposita una provetta e poi si esce. Questo è quello che vogliamo realizzare e quindi non si fanno sperimentazioni e nemmeno si fanno manipolazioni genetiche perché questo non è nelle nostre strategie su Pesaro".

Sono possibili chiarimenti pubblici?

"Guardi quello che vogliamo realizzare nella vostra città lo spiegheremo il 7 di questo mese in Ancona ed i giornali sono invitati. Mi pare che qui si sia voluto fare un po’ di chiasso senza avere conoscenza. Per cui, ribadisco, rischio zero ed esperimenti zero. Fra l’altro il progetto della nuova sede pesarese non è stato ancora redatto. Noi siamo un ente publico, se poi il sindaco non vorrà concedere l’area, è libero di farlo. Ce ne faremo una ragione".

Questo il direttore generale della struttura che ha il suo vertice a Perugia. Intanto i cittadini della Torraccia ieri mattina hanno fatto il giro di tutti gli ipermercati della zona e chiedono anche un incontro pubblico con il sindaco Matteo Ricci su questa vicenda da tenersi a palazzo Gradari. Va aggiunto, al di là delle rassicurazione date da Vincenzo Caputo che il problema non nasce dagli abitanti allarmati, ma bensì per come è stata articolata la delibera perché è bene ribardirlo si parla "di di sperimentazione e manipolazione di agenti virali pericolosi per la salute animale e dellì’uomo...".

Non è che è stato scritto che verrà realizzata un’area relax per gli abitanti della Torraccia.

m.g.