Oggi la Via Crucis, l’ultima di Coccia a Pesaro

Si parte alle 14,30 dal porto fino alla Cattedrale. Il 23 l’arcivescovo saluterà la città. Nei giorni scorsi l’altra cerimonia al parco Miralfiore

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Oggi monsignor Piero Coccia presiederà la Via Crucis promossa da Comunione e Liberazione. La celebrazione dell’arivescovo arriva dopo la Messa Crismale celebrata mercoledì scorso con tutti i sacerdoti, che per l’occasione gli hanno regalato una icona dipinta da Francesca Pari (appartenente alla Comunità Bet’el di San Giacomo) raffigurante San Terenzio, e dopo la Messa "in coena Domini" di Giovedì Santo. Per i credenti, il significato della memoria della Passione di Cristo trova spiegazione nelle parole di Papa Francesco: "È vero che molte volte sembra che Dio non esista: vediamo ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà che non diminuiscono. Però è altrettanto certo che nel mezzo dell’oscurità comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi produce un frutto. In un campo spianato torna ad apparire la vita, ostinata e invincibile".

La celebrazione inizierà alle ore 14.30 nella Chiesa di Santa Maria del Porto, alla quale parteciperanno centinaia di persone, che faranno tappa presso la Pescheria (Corso XI settembre), in piazzale Primo Maggio e in piazza Olivieri (Chiesa di San Giacomo), e si concluderà in Cattedrale con l’omelia e la benedizione dell’arcivescovo. Monsignor Coccia darà il suo saluto alla città sabato 23 aprile alle ore 18.30 in Cattedrale con una Santa Messa preparata con la collaborazione del Consiglio Pastorale Diocesano. Quindi il I° maggio ordinerà, sempre in Cattedrale, alle ore 16.30 il nuovo Arcivescovo Sandro Salvucci e poi si trasferirà ad Ascoli Piceno, mantenendo a Roma importanti incarichi affidatigli dalla Cei.

Intanto l’altra mattina si è svolta, mantenendo un appuntamento che si ripete negli anni, la tradizionale Via Crucis Pasquale al Parco Miralfiore e, come consuetudine, Vittorio Livi ha aperto la sua dimora accogliendo gli studenti della Nuova Scuola. Oltre duecento ragazzi dalla scuola dell’infanzia alle superiori hanno partecipato al momento di preghiera in questa Pasqua particolare, segnata da un conflitto inimmaginabile fino al mese scorso. Erano presenti anche alcuni studenti Ucraini che sono intervenuti portando il saluto all’Arcivescovo Coccia che li ha accolti in un momento di raccoglimento comune. Nel saluto, Coccia ha ricordato i diciotto anni trascorsi a Pesaro citando momenti ed episodi semplici e importanti accaduti in questi anni e ha ricordato come Pesaro sia una città abitata da gente laboriosa, generosa ed accogliente. Al termine del suo intervento Coccia ha rivolto un saluto particolare ed affettuoso a Vittorio Livi un imprenditore da lui definito "illuminato e generoso". Sono stati tanti, docenti e studenti, che hanno atteso il loro momento per rivolgere un saluto all’arcivescovo che terminerà il suo mandato dopo Pasqua e monsignor Coccia non si è sottratto dispensando a tutti una parola o un gesto gentile a conferma della la sua affabilità. Prima di congedarsi monsignor Coccia ha voluto firmare il libro dei visitatori della Villa Miralfiore con una dedica alla famiglia Livi mentre lo stesso Vittorio Livi lo ha invitato per una foto ricordo davanti al ritratto di Clemente XI, Papa Albani di Urbino, una grande tela dipinta nel tardo 1600 da Carlo Maratta.

E anche la parrocchia di Cattabrighe riprende la via Crucis tra le case, con partenza da Largo Brenta fino a Vismara.

l.d.