Orciano e Calcinelli, due comunità sotto choc

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Dolore e incredulità, tra amici e conoscenti della famiglia Zandri, che vive in una zona residenziale di Calcinelli, nel quartiere Villafranca. Ieri pomeriggio, dietro il cancello e la rete grigia, un assordante silenzio, interrotto solo da qualche latrato di Kira, il cane pastore tedesco di famiglia, rimasto a fare da guardia alla casa vuota. Difatti, dopo la tragedia, nessuno è tornato nella villetta a due piani, lungo la lingua di terra che si stende tra l’ex ferrovia e la superstrada. La moglie di Davide Zandri, Stefania Carpignoli, assieme al figlio Mirco, sono rimasti per tutto il giorno a Fano, dove hanno seguito le ricerche in mare del piccolo Fabio. Il bambino, a settembre, avrebbe dovuto frequentare la terza elementare, nella scuola del paese. La dirimpettaia ha un figlio coetaneo, che prendeva ogni mattina lo stesso scuolabus, e ricorda la vivacità del piccolo e quanto i genitori fossero legati a lui: "Non ci posso credere, non si può morire per una banale fatalità, ma non è il caso di dare la colpa a nessuno. Tutti abbiamo fatto almeno una volta il bagno con il mare agitato…. Speriamo che lo trovino ancora in vita, tutto può succedere…".

Parole di conforto sono state espresse da don Guido Spadoni, parroco di Montebello di Orciano, che conosceva molto bene Davide Zandri, avendo celebrato il suo matrimonio. Così come conosce bene i suoi genitori, che vivono nella frazione di Rupoli, e ieri mattina tagliavano la legna da ardere, ignari del dramma che si stava consumando e di cui sarebbero venuti a conoscenza poco dopo. Nel piccolo borgo tra Schieppe e Orciano, quando è giunta la notizia della disgrazia, tutti si sono radunati attorno alla famiglia. Così a Calcinelli, dove la famiglia si era trasferita nel 2005, e i coniugi sono molto conosciuti e stimati. La tragedia ha lasciato attoniti i tanti amici, insegnanti e genitori dei compagni di scuola del piccolo Fabio. Un dolore atroce, che ha sconvolto la piccola comunità, dove la perdita di un bimbo e del suo papà ha funestato quello che doveva essere un periodo di vacanza e spensieratezza.

Marco D’Errico