Ospedale, è partito il countdown Due anni per sognare la prima pietra

Definito l’accordo di programma tra Regione, azienda ospedaliera, Comune e Asur: entro settembre 2024 bisognerà arrivare a un progetto esecutivo e a un’area su cui avviare un cantiere. Arceci: "Siamo pronti"

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E’ partito il countdown per la sanità pesarese. La posa della prima pietra del nuovo ospedale di Pesaro – 372 posti a Muraglia – potrebbe avvenire tra circa due anni. Entro il 30 settembre 2024 bisognerà infatti arrivare con un progetto esecutivo e un’area libera da interferenze (spostando molti reparti e servizi ora presenti a Muraglia ad eccezione della Palazzina Solazzi, quella della Radioterapia) su cui sia possibile avviare un cantiere. Una road map messa nera su bianco nell’atteso accordo di programma tra Regione, Comune, Asur e azienda ospedaliera Marche Nord. Accordo che definisce i reciproci compiti e che dovrà essere ratificato (Marche Nord e Comune l’hanno già fatto) da tutti gli attori in causa e poi portato in giunta regionale.

Una rivoluzione soprattutto logistica, che riguarderà lo spostamento di interi reparti e a cui parallelamente si affiancherà l’iter per arrivare all’avvio dei lavori, con l’individuazione tramite gara di uno studio per per il progetto preliminare, a cui seguirà la gara d’appalto integrato il cui vincitore dovrà presentare il progetto definitivo, esecutivo e fare i lavori. Ci vorranno circa due anni, nel corso dei quali tutti gli altri attori dovranno ciascuno fare la propria parte. "Non è l’avvio di un iter – precisa l’assessore regionale all’edilizia ospedaliera Francesco Baldelli – perché l’iter era già iniziato il 30 marzo con l’accordo tra la Regione e Marche Nord. Ma è l’avvio della fase operativa. Quando avremo il progetto di fattibilità stanzieremo le risorse aggiuntive ai 104 milioni già pronti". "Un percorso complesso – commenta Franco Arceci, tra i fautori dell’accordo tecnico che in una prima fase portò a preferire il sito di Muraglia a Case Bruciate caldeggiato dalla Regione –: ma il punto centrale resta arrivare ad avere un nuovo ospedale per la città. Non perdiamo tempo". Il conto alla rovescia è partito.

Benedetta Iacomucci