Pannelli solari all’ombra dei campanili? "Società tedesca vuole quell’area"

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di Andrea Angelini

Vicino alle vigne del vin santo, dove risalendo la statale si scorgono i campanili che segnano il profilo della città, potrebbero sorgere ettari di pannelli solari. Un contrasto forte con quella che fu l’antica Tifernum Mataurense. Una società multinazionale tedesca del campo delle energie rinnovabili ha infatti chiesto informazioni all’amministrazione comunale per realizzare un impianto agrifotovoltaico da 7 megawatt, indicando il sito nel campo di Ca’ Rinalduccio. Il campo ha un’estensione pari a 7,5 ettari mentre non è ancora noto quanto spazio occuperebbe la superficie da coprire a pannelli solari per arrivare ai megawat previsti. Certo è che, a fianco della SS73bis e poco prima di una delle vedute da cartolina del paese, la distesa di pannelli solari non passerebbe inosservata. L’agrifotovoltaico è un particolare tipo di fotovoltaico che prevede l’uso di pannelli solari che, per le loro caratteristiche tecniche e fisiche, consentono le lavorazioni agricole sottostanti e il pascolo degli animali. I moduli fotovoltaici, infatti, sono installati a un’altezza maggiore da terra. Il cosiddetto Decreto Ucraina inoltre ha liberalizzato la creazione di parchi fotovoltaici fino a 500 metri dalle aree industriali e artigianali.

Alcuni giorni fa la ditta è stata ricevuta in Comune per un primo incontro con l’amministrazione: ci sarebbe l’ok del proprietario del campo ma non è ancora arrivata la richiesta ufficiale di procedere. "Pensiamo all’impatto visivo che avrebbe quest’opera per il turista - commenta il sindaco Stefano Parri -: quando appare la vista dei campanili di Sant’Angelo subito dopo vedrà le distese di fotovoltaico. È un opera molto impattante proprio alle porte della città. Come amministrazione non siamo contro le energie rinnovabili ma quanti tetti abbiamo che ancora si potrebbero convertire al fotovoltaico senza intaccare in modo così marcato il territorio? Sarebbe bene percorrere prima altre strade. Col sostegno della rete dei Comuni Sostenibili, di cui facciamo parte, stiamo studiando la possibilità di creare comunità energetiche tra privato e pubblico e che prevedono un beneficio a vantaggio del territorio".