Patto d’acciaio con San Marino per il rilancio

Fabio Righi, segretario della Repubblica del Titano spiega: "Da buon vicinato a collaborazione strategica"

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"Tracciare le linee guida per il rilancio economico dei nostri territori partendo da settori strategici quali la sostenibilità ambientale, il turismo, il commercio, la cultura". Così il segretario all’Industria, Artigianato e Commercio della Repubblica di San Marino, Fabio Righi, ieri a Pesaro dopo l’incontro con il sindaco Matteo Ricci nel corso del quale si è parlato di un progetto di sviluppo da condividere anche con Rimini. "Esco dal confronto con il sindaco di Pesaro con grande ottimismo – ha spiegato il segretario Righi –. Ho già avuto modo di parlare con i vertici di Confindustria Marche Nord, riscuotendo un plauso per questa iniziativa, e nei prossimi giorni andrò a Rimini dove non dubito di ricevere gli stessi consensi. Se così sarà, verrà costituito un gruppo di lavoro che si impegnerà, entro la fine dell’anno, a presentare un progetto definitivo".

Secondo Righi il rilancio economico dopo lo tsunami rappresentato dall’emergenza Covid non può prescindere da una trasformazione di mentalità e di strumenti con cui lavorare. "Quella che oggi abbiamo presentato – ricorda il segretario - è un’opportunità che auspichiamo venga colta nella sua essenza. La Repubblica di San Marino ha già presentato un progetto di respiro decennale come stato indipendente, ma noi crediamo che sarà più efficace se riusciremo a farlo insieme all’area territoriale che ci circonda, con la quale fino a ieri c’è stato solo un rapporto di buon vicinato che ora può trasformarsi in collaborazione strategica".

Non c’è un progetto già scritto perché Righi è convinto che questo debba essere frutto della collaborazione degli attori in campo. "Ovviamente dall’analisi dei nostri dati ci siamo già fatti l’idea della direzione da prendere, innanzitutto quella della sostenibilità ambientale – afferma il segretario di Stato -. Un settore che non ha conosciuto battute di arresto nemmeno durante l’epidemia e che continua ad essere oggetto di interesse per i fondi italiani e internazionali. E poi la cultura, il turismo, il commercio". Entrando nel concreto: "Ogni attività che si fa a San Marino ha un livello statuale, e già questo può proiettare Pesaro e Rimini su un livello più alto. Potremmo giocare il ruolo di facilitatori. Ad esempio, abbiamo acquisito quote nell’aereoporto di Rimini e potremmo fare qualcosa di analogo per il porto di Pesaro. E una delle possibilità perché assuma un respiro internazionale". Per il turismo, invece, l’idea è trasformare il ‘mordi e fuggi’ in un soggiorno stanziale mettendo in rete, ad esempio, i siti Unesco dei territori. "E’ un punto di partenza – insiste Righi –. L’importante è che l’immagine sia il più possibile univoca per essere sempre più competitiva. Parleremo anche con Rimini, abbiamo già incontrato Bonacini a San Marino e ci sono stati riscontri positivi".

Simona Spagnoli