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Non parliamo delle incompiute quali il vecchio palazzetto dello sport, l’ex tribunale, il cavalcaferrovia, il san Domenico, l’ex carcere minorile, ecc. perché sarebbe come sparare sulla Croce rossa ma parliamo, anche, delle piccole opere che, pur non facendo notizia, rendono più vivibile la città e che sono ferme da anni: strade dissestate sia in centro storico che in periferia, marciapiedi inesistenti o simili a piste da cross, muri imbrattati e sporchi che infondono un senso di totale abbandono. Invece di ascoltare, l’assessore prenda sotto braccio il sindaco e tra in talk show e l’altro lo porti a passeggiare in piazzale I° Maggio o in via dell’Annunziata o sui marciapiedi lungo viale Fiume o in viale della Vittoria zona porto o nelle zone buie della prima periferia. Capiranno che non c’è bisogno di ascoltare nessuno per rendersi conto delle emergenze della città, ma dubito perché tavoli e punti di
ascolto sono la strada maestra per lasciare tutto com’è in attesa di studi, progetti, bandi e tante promesse.
Alessandro Bettini, Consigliere
del quartiere centro