Pesaro-Ascoli Piceno, alleanza per la cultura

Entrambe candidate a capitale italiana 2024, hanno presentato le proposte al Salone del Libro di Torino

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"Sarà una bella sfida. L’approccio? Quello di puntare a costruire la Pesaro che non c’è, anche a livello provinciale. Penso alle realtà più giovani, quali associazioni culturali, che hanno bisogno di spazi. Spazi che noi possiamo costruire. E’ una sfida che vogliamo provare a vincere basandoci su ciò che manca". Puntare al nuovo, per Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza di Pesaro, è il modo giusto per provare ad ottenere il titolo di ‘Capitale Italiana della Cultura’ per il 2024.

Pesaro ha già iniziato la sua lunga corsa e ha presentato nei giorni scorsi la candidatura, assieme ad Ascoli Piceno, al XXXIII Salone del Libro di Torino. "Domani (oggi per chi legge), scadrà il primo formulario da presentare per renderla ufficiale – evidenzia Vimini –. Dunque, dal giorno successivo, fino a gennaio, ogni città punterà a scoprire le proprie carte. Verrà, infatti, resa nota una ‘short list’ (lista breve) con le 10 città selezionate tra le 42 in lizza: speriamo di essere tra queste, assieme ad Ascoli Piceno. Uno degli interventi più specifici, per noi, è stato quello di impostare la candidatura al plurale, con un programma che guardasse al territorio provinciale sotto ogni aspetto".

Insomma, qualcosa è stato svelato, ma non troppo, al termine dell’appuntamento che si è svolto, appunto, nello stand della Regione Marche, allestito al Lingotto, insieme con Marco Fioravanti, primo cittadino di Ascoli Piceno, nel segno di un fair play regionale che alcuni mesi fa era stato minato da qualche polemica. "Si tratta di due proposte strutturate rappresentative e fortemente caratterizzanti la nostra poliedrica regione", ha dichiarato Giorgia Latini, assessore al Turismo delle Marche, che ha introdotto l’appuntamento torinese coordinato da Ivan Antognozzi, presidente Fondazione Marche Cultura. Vimini ha raccontato, al pubblico del Salone, "le caratteristiche della fase di coinvolgimento svolta finora dalle candidature. Quella di Pesaro, in particolare, è partita dal locale, tramite l’inedita iniziativa ‘QuartiereMunicipio capoluogo della cultura’, per poi proseguire con l’interessamento di tutti i Comuni della provincia di Pesaro e Urbino e con gli ‘esercizi di cittadinanza’, occasioni di sperimentazione rivolte ai pesaresi e ai cittadini che gravitano nel territorio, sulle tematiche legate all’architettura, al design e alla grafica".

Fondamentale, secondo l’assessore, è che ci sia una collaborazione massima tra le due città marchigiane, "che possa tradursi, nell’impegno di entrambe, a sviluppare quanto più possibile il programma elaborato", anche nel caso in cui nessuna delle due dovesse vincere. Per farlo, sarà fondamentale il ruolo della Regione: "Così il 2024, potrà comunque essere la grande festa del turismo culturale di un territorio, quello delle Marche, che si presenta, al turismo interno e internazionale, con la sua porta nord e porta sud", conclude Vimini. Se ne parlerà anche giovedì, durante gli "Stati Generali del Turismo" di Pesaro, in programma dalle 9:30 ai Cantieri Rossini.

ang. panz.