Pesaro sul grande schermo. L’ultimo ciak 50 anni dopo

Si proietta la pellicola "Mio fratello e io", girata in città da Paolo Baldelli nel 1973 "Un progetto accantonato che ho deciso di riprendere ora". Dove vederlo.

Pesaro sul grande schermo. L’ultimo ciak 50 anni dopo

Pesaro sul grande schermo. L’ultimo ciak 50 anni dopo

di Alessio Zaffini

Un film mai finito, lasciato in soffitta in mezzo a mille ricordi, magari anche un po’ dimenticato. Fino ad oggi. È stato infatti rispolverato un film di 50 anni fa, del 1973, intitolato "Mio Fratello e io", del regista Paolo Baldelli. Ai tempi, quando ha girato il film, l’uomo aveva 30 anni, ma "a causa dell’amore", come dice lui con un sorriso, ha interrotto la produzione, proprio quando mancava di inserire i dialoghi: "Mi sono innamorato della donna che ho sposato e con cui vivo da 50 anni – ha spiegato Baldelli – e quindi ho messo da parte l’arte. Però mi sono sempre ricordato di questo film e ogni volta mi dicevo che avrei dovuto riprenderlo in mano, ma poi non lo facevo mai. Dopo 50 anni, finalmente, sono salito in soffitta e ho portato giù tutto il materiale. Che emozione rivedere le vecchie ’pizze’ cinematografiche, con le pellicole kodakolor. Peccato che, col passare del tempo, il colore si sia rovinato, ma in bianco e nero questo film è forse ancora più bello".

Di genere drammatico, romantico, ecologico e filosofico, "Mio Fratello e Io" è un’opera cinematografica che affronta temi universali di amore, identità e appartenenza. Ambientato nella pittoresca città di Pesaro nel 1973, il film racconta la storia d’amore travolgente tra un figlio di imprenditore pesarese, interpretato dall’attore Mario Valdemarin, e una studentessa di origine africana dal Burundi, interpretata da Norma Jordan. Attraverso gli sguardi della giovinezza e le sfide dell’epoca, i protagonisti ci portano in un viaggio emozionante attraverso le zone di mare e collinari di Pesaro e Fano, offrendo uno sguardo autentico sulla vita e le relazioni di quell’epoca. Della durata di 75 minuti, il film è stato interamente restaurato, con l’aggiunta di musiche e suoni di sottofondo, da Adriano Razzi, ma con una piccola particolarità: "Quando Paolo ha interrotto la produzione del film, mancava il doppiaggio, la voce dei personaggi – ha spiegato Razzi –. Siccome mettere delle voci differenti su attori conosciuti come Valdemarin non era proprio il caso, abbiamo deciso di lasciare il film muto, soltanto con i sottotitoli. Questo ha reso il lungometraggio speciale, con uno stile similare a quello dei primi del ‘900".

Il film, finalmente finito, verrà proiettato al cinema Solaris giovedì prossimo alle 21 con la prima visione, poi verrà riproposto anche il 10, il 12, il 13, il 18 e il 19 maggio, ma anche il 20 maggio al cinema Masetti di Fano. Per prenotare il biglietto si può telefonare al cinema Solaris o andare sul loro sito www.solarispesaro.it.