REDAZIONE PESARO

Primavera partita col piede giusto. Gradi e pioggia promettono bene

Il mese di marzo ha dato una mano a rimettere a posto il bilancio idrico del territorio. La neve oggi latita: in 175 anni i fiocchi sono scesi dal cielo in 95 occasioni anche in decenni recenti.

E’ stato singolare questo mese per le nevi cadute e per i freddi veramente invernali. Abbiamo pure avuto un passo straordinario di uccelli, tordi, palombe etc. Le giornate più discrete che abbiamo avuto sono quelle con vento e con acqua. Tutti si meravigliano di questa primavera invernale!

Dal registro dell’Osservatorio,

31 marzo 1865

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Con il mese di marzo è partita la primavera meteorologica ed è partita con il piede giusto. Dopo una prima decade caratterizzata da una fase di alta pressione con cieli prevalentemente sereni e gelate mattutine nei fondovalle, il resto del mese è risultato progressivamente sempre più piovoso, buone precipitazione in seconda decade ed abbondanti nella terza. Il surplus idrico ha riportato l’accumulo del primo trimestre dell’anno in linea con le attese e questo è sicuramente il segnale più importante. Sono tornate anche le nevicate in Appennino intorno a metà mese, annunciate da una veloce ma forte tempesta di Libeccio che ha fatto registrare un picco di 122 Km/h il giorno 14. Da segnalare che durante il temporale del pomeriggio del giorno 25 una stretta ma lunga fascia di territorio tra Montesoffio e Fermignano è stata colpita da una forte grandinata tanto da far pensare ad alcuni che fosse neve nonostante il termometro segnasse 8°C.

L’intensità del fenomeno ha prodotto piccole frane, smottamenti e qualche allagamento con conseguenze anche sul traffico locale e un accumulo in alcune zone di diversi centimetri con prati imbiancati. Buoni segnali anche sul versante termico, seppure il mese risulti essere il 22° consecutivo sopra media, non si sono registrati eccessi di calore, soprattutto se confrontato con il marzo 2024 che si chiuse con ben +2,91°C oltre le attese e il 2023 con +1,63°C. Più in generale si evidenzia un rallentamento del forte incremento termico degli ultimi due anni già dall’autunno con il ritorno di buone e preziose precipitazioni.

Dando uno sguardo al passato il mese ha avuto prevalenti caratteristiche invernali più che primaverili, la nota introduttiva del 1865 ne è un esempio, su 175 anni la neve in marzo è stata registrata 95 volte e questo dato non è legato al passato ma ben distribuito nel corso del tempo, i tre decenni più nevosi per marzo risultano nell’ordine il 1890-99, 1950-59 e 2010-19. Spicca su tutti il metro caduto nel 1895, tra i primi però anche 2010 e 2011 entrambi con oltre 60 cm.

Anche aprile è iniziato bene, sul solco di marzo, ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze, l’auspicio per tutti è che si torni quantomeno ad avere mesi e stagioni che rispettino le proprie caratteristiche, sarebbe già un grande successo.