Qualità della vita 2018 Pesaro, la provincia peggiora e scende di 8 gradini

L’indagine del Sole24 Ore ci lascia a metà classifica

L’analisi del Sole 24 Ore sul benessere ci dice che qui si vive a lungo, che sono pochi i bimbi, i soldi e le case a canone modesto

L’analisi del Sole 24 Ore sul benessere ci dice che qui si vive a lungo, che sono pochi i bimbi, i soldi e le case a canone modesto

Pesaro, 18 dicembre 2018 - La prima notizia sul rapporto del Sole24 Ore dedicato alla qualità di vita 2018 in provincia di Pesaro e Urbino è che non primeggiamo in nulla. Né in senso positivo né in quello negativo. O meglio: in quest’ultimo sì. Perdiamo 8 posizioni rispetto al 2017. Ora veleggiamo a metà classifica, tra il sessantesimo e il quarantesimo posto (esattamente alla 42° posizione) per tribunali efficienti, per clima, welfare, occupazione, start up, tasso di disoccupazione giovanile, imprese registrate, persino per differenza di stipendio tra uomo e donna. Ma addirittura siamo al 63° posto per canoni d’affitto troppo alti, prezzi delle case, spesa per viaggi e turismo, per risparmi in banca. Dove ce la caviamo meglio salendo la graduatoria fino alla quinta posizione in Italia è nella «speranza di vita alla nascita», toccando quota 83,9 anni. Ci supera Firenze, Prato, Treviso con 84 anni netti. Insieme a Pesaro si piazzano Rimini, Trento e Monza e Brianza. Siamo messi bene, 24°, anche per demografia, integrazione, indice di vecchiaia e laureati. Il tasso di fecondità si aggira poco più di un figlio a famiglia. Siamo 27° per offerta culturale, in particolare per librerie, sale cinematografiche, spettacoli, manifestazioni sportive. Addirittura 9° per la permanenza media dei turisti nelle nostre città, ossia 5,1 giorni. Vince la speciale graduatoria nazionalale Fermo, con 7,6 giorni di permanenza.

Le cinque province marchigiane si piazzano comunque nella prima metà della classifica generale: Ascoli Piceno che è 27° in Italia e prima nella regione, Ancona 31°, Macerata 32°, Pesaro Urbino 42°, Fermo 50°. Ma solo Ancona e Fermo guadagnano posizioni rispetto al 2017: +6 tutte e due, le altre scivolano in giù: Ascoli Piceno -12, Macerata -1, Pesaro Urbino -8. Ascoli però è al secondo posto nel settore affari e lavoro, sia pure in discesa, e insieme a Macerata e Fermo è tra le top ten per numero di imprese registrate, oltre che quarta per le start up innovative, lista in cui Ancona è decima: il capoluogo marchigiano vanta comunque il minor gap in Italia nelle retribuzioni nette di uomini e donne. Le cinque province marchigiane si piazzano tutte bene, entro le prime 27, nel settore cultura e tempo libero con Ascoli Piceno quarta, Macerata nona, Fermo 18°, Ancona 20°, Pesaro Urbino 27°, tutte in crescita. Ascoli è prima per numero di sale cinematografiche ogni 100mila abitanti, e seconda per numero di spettacoli ogni mille abitanti, Fermo è quinta.

ro.da.