
Fano, circa 200 studenti delle scuole pesaresi all’aeroporto per avvicinarsi alla cultura aeronautica. Il colonnello Pietrobaldi: "Cerchiamo di dare spunti per il loro futuro". Le opinioni dei giovani.
Cosa fa l’Aeronautica militare? Tante cose, ovviamente, compreso spiegare ai giovani come diventare piloti. Attraverso dei filmati, alla presenza di circa 200 studenti delle scuole superiori pesaresi, gli ufficiali dell’aviazione hanno mostrato cosa significhi essere pilota, lasciando i ragazzi affascinati. Tutto questo fa parte del progetto di "Storia delle cultura aeronautica", in programma fino al 21 novembre, che vuole informare i giovani sulle tappe che hanno contraddistinto questa forza militare. Tenutosi ieri mattina all’aeroporto di Fano, l’evento ha visto tra gli altri l’intervento del colonnello Stefano Pietrobaldi, lui stesso un giovane, coinvolto in questo progetto: "...così tanto che mi sono appassionato a questo mondo – ha spiegato –. I ragazzi sanno che l’obiettivo nostro è dare uno stimolo per il futuro, su quello che possono fare da grandi. A questo, poi, subentra anche la passione per il volo: noi diamo la possibilità di entrare nella nostra forza armata. Abbiamo scelto Pesaro nell’anno della Capitale Italiana della Cultura".
E cosa pensano i ragazzi di questa avventura? "Ho dei parenti nell’aeronautica – racconta Alessio Biondi, dell’agrario Cecchi di Pesaro –. Questo è un percorso bellissimo. Le lezioni del corso sono state belle ed interattive, compreso capire certi concetti e anche il dialogo con gli istruttori e con le loro esperienze. Probabilmente sin da gennaio sceglierò questo percorso e mi iscriverò all’accademia ufficiali". Anche Francesco de Angelis, compagno di Alessio, ha assimilato tante nozioni nuove: "Il test è stato bello e divertente – racconta –. Certo, era una soglia di sbarramento e alcuni dei nostri compagni non l’hanno superato. Ora c’è la prova del volo, però dopo le superiori mi piacerebbe fare Medicina e, magari, collaborare con l’aeronautica per portare gli aiuti". Giulia e Aurora: "Abbiamo scelto di partecipare perché non potevamo farci scappare questa occasione – raccontano –. Questo ambiente è affascinante ed è stato molto interessante studiare i manuali che ci hanno suggerito. E la possibilità di volare rende il tutto ancora più divertente". A corso finito, tra il 18 e il 21 prossimi, alcuni dei ragazzi proveranno il brivido del volo sui SIAI U-208.
Alessio Zaffini