Rivista della Polizia: ecco la truffa in diretta

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E’ arrivata anche a Fano la truffa del calendario o rivista della Polizia di Stato. In cosa consiste? Vieni contattato sul cellulare da un’utenza anonima. La persona che chiama si presenta rapido e alla fine tu capisci solo che ha a che fare con la ‘Polizia di Stato’. Ascolti quello che ha da dire. La storia, che ci racconta un imprenditore cui hanno tentato di rifilarla, è questa: "Era un uomo. Mi ha detto che l’autorità contatta tutti gli ’amici della polizia’ per proporre di sostenerla tramite l’acquisto della rivista della polizia, 12 guide, 1 al mese, in omaggio il Codice della strada, calendario storico della polizia e tanti adesivi".

Il tono di voce è molto affabile, per dare enfasi al fatto che "chi decide di ricevere i prodotti della polizia di Stato acquista lo status di amico o sostenitore della polizia", come se dalla compravendita possano derivare ulteriori vantaggi". Tanto che all’imprenditore che ci ha segnalato questa truffa è stato detto testualmente "qualche cliente in più glielo portiamo". L’imprenditore ha mangiato la foglia, ha verificato con il commissariato e poi ci ha chiamato. Così alla seconda telefonata eravamo presenti anche noi. Alle puntuali domande che gli abbiamo suggerito di fare all’uomo al telefono, questo ha ammesso "di essere del sindacato e non della polizia, che al pagamento di 173 euro per 12 guide mensili di ‘Polizia e Legalità’ viene rilasciata una ricevuta fiscale" per detrarla. Ma questo non corrisponde al vero. In primis perché ‘Polizia e Legalità’ è una rivista bimestrale e non mensile. In più perché sul sito ufficiale di questa rivista i cittadini vengono avvertiti della truffa: "Gli addetti alla diffusione nazionale esterna della Rivista ’Polizia & Legalità’ non appartengono alla Polizia di Stato né alle Forze dell’Ordine (...) qualunque comportamento difforme è da ritenersi completamente estraneo alla volontà (...) del Sindacato di Polizia". "Devo parlare col mio socio - ha quindi detto l’imprenditore - mi lascia un numero per richiamarla?". "E’ un problema perché la chiamo dal centralino - la risposta dell’uomo, che nel frattempo si era qualificato fornendo un cognome, senza nome -. La richiamo io". Click.

Tiziana Petrelli