Sanità, tiro al bersaglio sulla giunta Acquaroli

Festa Pd: l’ex governatore Ceriscioli, il consigliere Biancani e il segretario Bellucci all’attacco: "Non hanno fatto ancora niente"

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"Chi di sanità ferisce, di sanità perisce". Potrebbe essere questa la morale della favola raccontata venerdì pomeriggio sul palco della Festa Pd a Villa Fastiggi con Luca Ceriscioli, Luca Pieri, Andrea Biancani invitati dal giornalista Raffaele Vitali a fare un bilancio del primo biennio della giunta Acquaroli: "Hanno vinto le regionali con la promessa che avrebbero fatto meglio, invece, sceso l’effetto dei fumogeni, il cittadino capirà di essere finito dalla padella nella brace".

"Nonostante la disponibilità di Marche Multiservizi ad accogliere l’hub vaccinale in via Toscana - ha osservato Biancani -, l’Asur area vasta 1 sta protraendo le verifiche riguardo l’idoneità dell’edificio. Marche Multiservizi da Asur sta aspettando ancora l’esito: perché non se n’è saputo più nulla? Pesaro e il suo territorio non possono non avere un hub vaccinale..è assurdo... mi auguro si risolva presto". "Qualora l’allestimento dell’hub vaccinale dovesse tardare - ha chiesto Vitali, allora, ai presenti -, quale potrebbe essere il piano B a fronte di una ripresa dei contagi?". "La rete delle farmacie comunali è pronta a rispondere. Con l’esperienza maturata, data la fornitura dei vaccini, le 10 farmacie che Aspes gestisce a Pesaro e Gabicce potrebbero iniziare già dal giorno dopo con un paio di punti vaccinali" ha detto Pieri, presidente di Aspes. Pieri ricorda che fatto l’accordo, formati i farmacisti a diventare vaccinatori, le 550 farmacie marchigiane (pubbliche e private) hanno garantito in meno di 5 mesi 76mila vaccinati. "Nell’entroterra, con l’hub più vicino ad un’ora di auto, le farmacie hanno tutelato anziani e fragili. La pandemia ha messo in evidenza quanto le farmacie, con una rete e una diffusione capillare ineguagliabili, siano il primo buon esempio di sanità territoriale". E non solo. "Gestendo il Cup regionale, siamo anche un osservatorio - continua Pieri -. Perché su 15.268 richieste di prenotazione solo 3.077 vanno a buon fine? Tempi troppo lunghi di attesa e troppo distanti". Ceriscioli spiega: "Mandare da Pesaro ad Amandola per una visita è rispondere ad un bisogno? Noi, almeno, abbiamo provato a muoverci restando nella stessa area vasta o distrettuale. Il personale scarseggia: distribuirlo su più presidi replicati nel territorio non vuol dire aumentare i servizi. Hai solo più sedi sguarnite".

La sfiducia dei piddini vede la base, nonostante l’annuncio dato dall’Asur il primo settembre riguardo il ripristino del servizio di guardia medica, continuare nella raccolta di firme". Continuiamo - conferma Giampiero Bellucci, segretario comunale Pd - perché la riapertura a Pesaro e Mondolfo è stata annunciata solo per il mese di settembre. Poi l’amministrazione sanitaria si riserva di confermare o meno la copertura. Sembra quasi una trovata "pre elettorale" del centrodestra in risposta ai nostri sit in e banchetti di denuncia a fronte di un disservizio inaccettabile".

"Mi risulta - dice Biancani - che hanno ampliato, di poco e solo temporanemente, il servizio a Pesaro, Fano e Mondolfo. Dubito che i medici protrarranno la loro disponibilità. Poi, Vallefoglia e Gabicce, Gradara - bacino di 130mila abitanti - restano chiuse. Di che parliamo?".

Solidea Vitali Rosati