Sanitari in scadenza Arriva la mini-proroga

I contratti per circa 200 figure potranno essere rinnovati dal primo gennaio ma solo per 4 mesi. La politica e i sindacati: "Non basta, stabilizzateli"

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Dopo settimane di presìdi davanti agli ospedali, un primo, parziale risultato è stato raggiunto: saranno prorogati di 4 mesi i contratti di circa 200 sanitari in scadenza a fine anno. Il dipartimento Salute della Regione Marche ha diramato infatti una circolare che dà all’azienda ospedaliera Marche Nord e all’Area Vasta 1 la possibilità di prorogare i contratti di lavoro in scadenza (comparto e dirigenza) di 4 mesi al massimo a decorrere dal primo gennaio. "Ora le aziende procedano alla proroga – dice Alessandro Contadini di Cisl che insieme a Cgil e Uil ha animato la protesta –: ci aspettavamo fosse più sostanziosa, ma diamo atto alla Regione per questo primo passo al quale speriamo segua un processo di stabilizzazione". Permangono invece molti dubbi per quanto riguarda la dotazione organica della nuova Ast (azienda sanitaria territoriale), il tetto di spesa, il budget e l’organizzazione. "Proseguiremo con le nostre iniziative per trovare le risposte che i lavoratori e i cittadini meritano".

Per nulla soddisfatti, invece, i consiglieri regionali del Pd Andrea Biancani e Micaela Vitri: "La proroga dei contratti dei 200 lavoratori e lavoratrici della sanità è un primo passo, ma non basta, anzi, ci preoccupa, perché si parla di un periodo massimo di quattro mesi, quando la nostra sanità ha bisogno urgentemente di personale continuativo. Intanto aumentano poltrone, privatizzazione e mobilità passiva". "Con la nuova organizzazione è previsto un aumento consistente dei costi per i dirigenti - incalzano Biancani e Vitri - quindi è inconcepibile che poi non ci siano le risorse per il personale. La scelta di non prorogare i contratti fino a 36 mesi è, a dir poco, incomprensibile e scellerata. Non c’è la soluzione di un problema ma solo una piccola pezza".

Osserva invece Marta Ruggeri, capogruppo regionale 5 Stelle: "E’ stato raggiunto un primo risultato nella vertenza a favore di circa 200 lavoratori a tempo determinato, grazie ai sindacati e alla pressione politica esercitata dai 5 Stelle sulla Regione. Restano però in sospeso altre rilevanti questioni come la necessità di stabilizzare il personale precario, in particolare quello assunto per fare fronte alla fase critica della pandemia. Le carenze di organico sono già fin troppo estese". A questo proposito Ruggeri ha depositato un’interrogazione in consiglio regionale per acquisire dati precisi sui tetti di spesa per il personale sanitario: "Qualora ci fossero i margini – chiosa –, la Regione dovrà stabilizzare il personale e reclutarne altro".

Benedetta Iacomucci