Scippata vicino al parco Miralfiore: paura

Una donna in bicicletta è stata gettata a terra da due sconosciuti che ha ritenuto essere migranti poi fuggiti con soldi e cellulare

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Una donna è stata scippata l’alta sera intorno alle 21 tra il parco Miralfiore e la pista di atletica. Andava in bicicletta. Due persone le si sono avvicinate strappandole via la borsa con l’ammontare del suo stipendio, i documenti e degli effetti personali. La donna è finita a terra, ha chiesto aiuto, qualcuno che passava di lì è accorso ed ha chiamato la polizia. Una prima pattuglia è arrivata di lì a poco chiedendo di avere dei particolari sui malviventi per poi ripartire in tutta fretta alla loro ricerca. Per la vittima, si trattava di stranieri. La donna è rimasta a terra per poi alzarsi senza però andarsene. Tanto da aver chiamato anche i carabinieri dopo una mezzora. Nel frattempo, la polizia ha eseguito una serie di accertamenti ma senza i risultati sperati. Gli scippatori sono riusciti a dileguarsi. E’ certo che hanno seguito la donna attendendo il momento giusto per saltarle addosso in moto da coglierla di sorpresa e strapparle la borsa. Quello che non potevano sapere era l’ammontare del bottino che in questo caso era sicuramente vicino al migliaio di euro.

Tra i testimoni dello scippo, alcune persone che hanno poi pubblicato un post su Fb riguardante l’aggressione, affibbiando la colpa al sindaco per la presenza di tanti stranieri in città che si vedono seduti nei parchi dal mattino alla sera. Con questo input, sono seguiti tantissimi commenti di pesaresi che hanno attaccato i migranti e la loro semplice presenza a Pesaro. Nel frattempo, ciò che è sicuramente vero, è l’estrema sensazione di pericolo che suscita il parco Miralfiore in chi, soprattutto donne, intenderebbe attraversarlo in solitudine. Sono molti a scrivere sui social e ai giornali di esser sfuggiti a persone che si avvicinavano con intenzioni non raccomandabili, sia persone straniere che italiane. E questo malgrado ci sia il controllo costante da parte della polizia municipale che di fatto staziona con una pattuglia all’interno del parco per accorrere in caso di aggressioni o scippi o tentativi di spaccio di droga. Che rimane l’attività principale all’interno del parco da parte di tanti che vi entrano per nascondere la droga sotto un albero in modo da rivenderla ai consumatori che arrivano in bicicletta.

ro.da.