Se avete "Voglia di mare" navigate in via Passeri

Il locale di Domenico Gabucci e di Paola Vitali cucina la tradizione: qui freschezza del prodotto e semplicità sono ingredienti di piatti giusti.

Se avete "Voglia di mare" navigate in via Passeri

Se avete "Voglia di mare" navigate in via Passeri

Fu Edoardo Raspelli a indicare la strada, in uno dei suoi viaggi a Pesaro quando era direttore della Guida Espresso ristoranti d’Italia. Domenico Gabucci allora era al timone della "Bussola" di viale Trieste e godeva la fama di cuoco marinaio, cioé che amava il mare talmente tanto da non solo cucinarlo, ma anche navigarlo. Poi a un certo punto, da quei fantastici primi anni 90 in cui gli ispettori della guida Espresso raccontava ristoranti andandoci di persona in incognito e recensendoli senza fare sconti, di questo cuoco di bordo si sono perse le tracce. Ora è riemerso come una divinità del mare dell’antica Grecia, con la sua energia salata, improvvisamente, come accade solo nella mitologia della ristorazione per quei cuochi per i quali gli anni paiono non passare mai e con essi l’entusiasmo che li anima: esattamente quello di allora. Ecco dunque, Domenico Gabucci, il cuoco marino, cucinare il suo Adriatico nel ristorante "Voglia di mare" di via Passeri che gestisce assieme alla sua compagna Paola Vitali e dove serve la tradizione. I calamari con la sogliola alla pesarese la quale è ripassata con pomodoro, i sardoncini marinati freschissimi, l’insalata di polpo per la quale Domenico ha sempre avuto un debole e che a differenza di quel che si possa pensare è un piatto rischiosissimo: perché può essere banale se lo tratti male e può invece essere appetitoso, cremoso, rotondo, equilibratissimo se le patate sono conciate al modo di una base per torte, riducendole a letto soffice e saporito per ospitarci il pesce tenerissimo e guarnito con buon olio extravergine di oliva, particolare niente affatto scontato. Ci sono poi ravioli di pesce e altri piatti frutto del pescato del giorno. Un concetto questo che bisogan tenere presente se si vuole apprezzare meglio un locale che naviga a seconda della disponibilità del mercato. Atmosfera essenziale e libera, saletta riservata all’interno, vini del territorio, semplicemente bontà.

d.e.