Pesaro, sesso sfrenato e musica a tutto volume: denunciata dalla vicina di casa-poliziotta

Lite tra inquilini al Centro direzionale Benelli: condannata una barista

Sesso (foto di repertorio)

Sesso (foto di repertorio)

Barista ventenne e focosa faceva sesso rumoroso tanto che i gemiti riuscivano a oltrepassare la barriera del pavimento e ad arrivare alle orecchie della vicina del piano di sotto fino a svegliarla. Ma il problema non era solo il sesso ad alto tasso di decibel. Quell’appartamento al sesto piano del centro direzionale Benelli, a una certa ora della notte, sarebbe diventato anche una sorta di luogo di ritrovo per afterhour domestici con musica a tutto volume, balli e schiamazzi. Peccato che l’inquilina del quinto piano non era di certo una disposta a sopportare. Ventenne anche lei, è però una poliziotta della stradale. Originaria del Nord, aveva trovato alloggio nelle palazzine di via Mameli.

E con quella vicina di sopra è stata subito guerra. Al punto che la barista è arrivata anche a rovesciarle dalla finestra una bottiglietta d’acqua sulla testa sua e della madre che era venuta a farle visita da Bergamo. Ma quello è stato l’ultimo atto. La poliziotta, che all’epoca era in servizio a Fano, ha denunciato la vicina e fatta finire a processo per disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone. Ieri la barista, originaria di Pesaro ma ora trasferita in un’altra città delle Marche, è stata condannata a 200 euro di ammenda. Il giudice non le ha dato la pena sospesa. All’imputata conviene infatti non bruciarsi il beneficio e pagare la somma. La poliziotta, anche lei ora in servizio altrove, non si è costituita parte civile e ha anche rimesso la querela. Il difensore della barista, l’avvocato Graziano Bichi, attende le motivazioni e poi farà subito appello. Se entra in vigore la riforma Cartabia, quel reato diventerà procedibile a querela. Dal momento che la denuncia è stata ritirata, l’imputata potrebbe vedersi assolvere in secondo grado.

e. ros.