Sollecitato il raddoppio della Cagli-Acqualagna

Gli automobilisti: "Ok l’autovelox per prevenire ma sarebbe il caso di riprendere il progetto dell’Anas che prevedeva le quattro corsie"

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L’istallazione dell’autovelox lungo la Superstrada Flaminia nei pressi di Smirra, al di là delle proteste degli automobilisti che si sentono sotto scacco, assicura il risultato di far incassare decine di migliaia di euro al Comune che in parte verranno impiegati per aumentare la sicurezza della viabilità e garantire una circolazione stradale più consona alla mole di traffico che corre lungo la Flaminia.

Una sicurezza tra Cagli Acqualagna mai ottenuta veramente fin dall’inaugurazione del tratto di sei chilometri realizzato sul tracciato della vecchia ferrovia all’inizio degli anni ’70. Da decenni si invoca il raddoppio del tratto rimasto l’incompiuta stradale più vecchia e pericolosa del collegamento tra Fano, Roma ed anche da Gubbio per la Toscana. Il tratto fu inaugurato nei primi anni ’70 e fu il primo realizzato e ammodernato dell’intera vecchia Flaminia da Fano al confine umbro di Pontericcioli. Successivamente negli anni ’80 e ’90, la Superstrada Flaminia con le quattro corsie e le due lunghe gallerie del Furlo, si fermò alle porte di Acqualagna senza più proseguire come da progetto Anas di allora fino a Cagli. Sono rimasti incroci a raso molto pericolosi e con un viadotto attiguo all’abitato di Smirra l’unico già predisposto per la doppia corsia. Ne Anas, ne Provincia e nemmeno le varie amministrazioni che si sono susseguite alla guida, si sono in mezzo secolo impegnate a fondo per il raddoppio della Cagli Acqualagna come era stato previsto inizialmente con il completo progetto di ammodernamento della vecchia Flaminia. Sono rimaste a tutt’oggi le tante pericolosità. Ora con l’istallazione del moderno autovelox il tratto è più sicuro? O tutta la pericolosità verrà solo parzialmente ridimensionata con un limite dei 70 orari che sta facendo imbestialire automobilisti ed alcuni dei quali sanzionati più volte? Molti. per evitare rischi di essere sanzionati, sono tornati a percorrere la vecchia Flaminia che attraversa il centro di Smirra recando disagi ai residenti e creando un flusso di traffico superfluo dopo anni di tranquillità con il via vai dei soli residenti. L’autovelox ha risvegliato tra tanti residenti le dormienti attese del mancato raddoppio e sollecitano di far ripartire il vecchio progetto Anas almeno fino all’intersezione alle porte di Cagli con la futura ed annunciata Pedemontana Fabriano, Frontone, Cagli. Una visione futura di collegamenti che permetterebbe anche al centro di Cagli di liberarsi finalmente di un traffico sempre più crescente nel tratto urbano della vecchia Flaminia e del tratto di via Mameli che porta verso Pergola e Fabriano. Tratti anche questi percorsi spesso a velocità sostenuta.

Mario Carnali