Sovrapensiero, una condizione pericolosa

Quante cose facciamo sovrapensiero? Io solitamente scelgo le magliette da indossare e penso sia andata sempre bene. Ma si fanno cose ben peggiori. Ampiamente peggiori e che possono sfociare nell’“atrocità“ più reconditamente arancione. Qualche domenica fa ero a prendere un caffè con amici, tarda mattina e il sole che scaldava la strada che dalla primavera ci porta all’estate, o dall’inverno alla primavera. Scegliete voi. Avevo appoggiato una sciarpa in cachemire rosso multitonalità a lavorazione jacquard sul poggia schiena di una sedia. Bene, una persona esce dal bagno e la vedo dirigersi, quatta quatta, verso l’indumento. Potrei capire se l’avesse voluta rubare… macché ci si stava per asciugare le mani. Comprendo benissimo che poteva ricordare il comfort delle calde salviette asciugamani però dai, non è il caso. Ecco quante pericoli possono accadere quando uno è sovrapensiero.

Nonostante questo continuo ad amare il glicine. Mi piace il suo profumo e forma così leggiadra ma importante; un po’ barocca e un po’ classicheggiante dei fiorellini. Il colore glicine rientra nelle tinte pastello e l’effetto Bridgerton si risente anche nelle cartelle colori. Ma se scegliessimo un accessorio di buona bigiotteria anziché l’abbigliamento?

Super tips. Friggerlo, il fiore! Ne ha parlato, e lo ha fatto, Francesca Federici nel suo “Buongiorno Francesca“ su Radio Prima Rete. Voglio replicare.

Per il libro ne scelgo uno con la copertina verde. Un verde lavato come una superficie molto pulita e infatti il romanzo si chiama “La Cameriera“, tra l’altro super best seller, di Nita Prose ed edito da La Nave di Teseo. Molly non la dimenticherete facilmente. Un po’ come il benzoino. Essenza che sa di confetto e vaniglia. Penso subito ad un’acqua di colonia che viene accordata con fiori per un olfatto più morbido o con del cognac o spezie per un sentore gourmand.

#FashionissimoCarlino