Pesaro, rebus Statale chiusa. Caccia ai nuovi itinerari

Pandolfi (Forza Pesaro): "Bisogna incentivare il passaggio sull’Ardizio: magari facendo transitare le auto anche per le Rive"

Pesaro, la coda delle auto verso il semaforo di via Kolbe

Pesaro, la coda delle auto verso il semaforo di via Kolbe

Pesaro, 2 luglio 2020 - Anche se il direttore dei lavori ha indicato il 15 luglio come giorno di riapertura della Statale, l’idea generale è che la strada resterà interdetta al traffico fino alla fine del mese. Ne è convinto anche il consigliere comunale Luca Pandolfi (Forza Pesaro Ungranbelpo’), che di cantieri se ne intende, dovendoli seguire per lavoro. Per questo, il consigliere ha chiesto un incontro urgente con gli assessori Riccardo Pozzi ed Enzo Belloni, con i tecnici dei Lavori pubblici e con i vigili urbani per rivedere la viabilità: "Non possiamo continuare a dire ai cittadini di sopportare un’altra settimana, che poi riapriremo – commenta Pandolfi –. Non sarà una settimana, qui si tratta del mese di luglio, si deve fare qualcosa per ridurre i disagi, i cittadini non ne possono più".

Non spetta al consigliere trovare una soluzione, bensì ai tecnici comunali. Pandolfi però ha formulato una bozza di proposta da presentare ai tecnici, che poi dovranno verificarne la fattibilità: "Su via Kolbe non abbiamo purtroppo spazi di manovra – ammette –: a parte aumentare la presenza delle pattuglie per mettere un po’ di ordine, non possiamo fare modifiche rispetto alla situazione attuale. L’unica soluzione per snellire il traffico in via Kolbe è incentivare gli automobilisti a passare sull’Ardizio. Ma per incentivarli, occorre rendere più fluido il percorso a Muraglia, evitando che si accumulino code almeno qui. I rallentamenti si verificano soprattutto all’altezza della Madonnina – spiega Pandolfi –, quando qualche auto proveniente da Fano si ferma sulla carreggiata per attendere di poter svoltare in via Guerrini, costringendo anche le macchine dietro a fermarsi ed attendere che lui svolti. Se noi potessimo fare passare le auto anche per le Rive, secondo me riusciremmo a snellire il traffico. Ma non sta a me dire se si può fare".

La necessità di trovare una viabilità alternativa è emersa nell’ultima commissione dei Lavori pubblici, ieri l’altro. Durante l’incontro è stata mostrata l’ultima mail spedita dal direttore del cantiere, Marco Chinni della ditta Mc Engineering srl, in cui si comunica che la Statale non riaprirà, come precedentemente indicato, il 6 luglio, bensì il 15 luglio, per ritardi dovuti al maltempo. Secondo Pandolfi, così come sostenuto ieri da Nicola Baiocchi (Prima c’è Pesaro-Fdi), anche questa nuova data è destinata a slittare. "Questa mattina (ieri, ndr) sono arrivate le travi che aspettavamo (ovvero il prefabbricato del nuovo ponte, ndr) – fa presente il consigliere di maggioranza –. Adesso vanno montate e poi vi si potrà gettare sopra il cemento armato. A quel punto, l’intervento è concluso, ma ci sono dei passaggi tecnici successivi che non possono essere saltati. In particolare, il cemento armato dovrebbe stare a riposo 28 giorni e vanno fatte delle prove di carico. Con alcuni accorgimenti, si può lasciare il cemento armato a riposo per meno tempo, ma parliamo di pochi giorni in meno. Dubito che il collaudo del nuovo ponte si possa fare prima della terza o quarta settimana di luglio".

"Per me è inutile, a queste condizioni, indicare una data precisa di riapertura – sostiene Pandolfi –. Di preciso non sappiamo quando potrà avvenire, tra la terza e la quarta settimana di luglio. La gente è stanca di sentirsi dare date che poi vengono disattese. Al contempo, la gente non ne può più del traffico in via Kolbe e a Muraglia. La sostituzione del ponte era un lavoro urgente, non si poteva attendere, e, come tutti i lavori, ha bisogno dei suoi tempi per l’esecuzione e per i successivi controlli – conclude il consigliere –. Il Comune ha fatto tutto il possibile per ridurre i disagi. E deve continuare a farlo. Per questo sostengo che, a fronte di un altro mese di lavori, è fondamentale rivedere la viabilità, capire se è possibile migliorarla".