"Tamponi di massa negli istituti Col tracciamento argine ai contagi"

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Per trasporto scolastico e sicurezza in classe, la soluzione individuata dal consigliere regionale Andrea Biancani è una sola: investire sul tracciamento degli asintomatici nelle scuole. Come? Organizzando screening di massa periodici e gratuiti per studenti e personale scolastico. "La mia idea nasce da una domanda cardine: la scuola la vogliamo riaprire o no? Se sì è ora di riconoscere priorità all’istruzione" osserva Biancani.

I contagi aumentano...

"A maggior ragione è valida la mia proposta: fare lo screening periodico ad una massa significativa come studenti e personale scolastico avrebbe senso proprio nella logica del contenimento del contagio".

Come sarebbe praticabile?

"Innanzitutto la Regione dovrebbe includere studenti e lavoratori della scuola insieme a personale sanitario e forze dell’ordine, tra le categorie con priorità e gratuità nella somministrazione dei test rapidi".

Perché?

"Oggi uno studente o un insegnante che volesse fare un tampone, se non ha sintomi, è inutile che vada dal proprio medico di base perché questi glielo potrebbe fare solo se contatto stretto di un positivo. Nei laboratori privati e a Marche Nord sarebbe a pagamento. Le farmacie non sono abilitate a farlo"

Il provvedimento come agevolerebbe il tracciamento?

"Studenti e personale scolastico devono rientrare tra le categorie a cui fare uno screening periodico gratuito. Questo passaggio renderebbe gratuito il tampone veloce a studenti e personale della scuola. Inoltre permetterebbe ai medici di base di somministrare il tampone anche in assenza di sintomi e in assenza di contatto stretto, aumentando così la possibilità di tracciamento. Inoltre la gratuità permetterebbe a studenti e personale scolastico di rivolgersi per la somministrazione anche ai laboratori privati abilitati dalla Regione".

Chi dovrebbe sostenere il costo dello screening di massa nelle scuole?

"La Regione"

Medici di base e laboratori privati basterebbero per rispondere alla domanda?

"Si potrebbe allargare alle farmacie questa possibilità: già fanno i sierologici, potrebbero essere coinvolti negli antigenici veloci. E se il peso per la struttura Asur fosse ancora troppo elevato coinvolgerei medici e volontari di Croce Rossa con i medici in pensione per organizzare dei triage periodici fuori dagli Istituti. Sarebbero delle situazioni che le scuole potrebbero ospitare periodicamente".

Rapido calcolo ipotetico: al Campus, con la presenza al 50%, si avrebbero 2100 studenti. Uno screening in due giorni vedrebbe 1000 test al giorno...

"Secondo me si può fare: l’organizzazione dello screening di massa di metà dicembre ne prevedeva 3mila la giorno".

Solidea Vitali Rosati