Teatro, ressa per i posti Assalto alla biglietteria

Mancando il diritto di prelazione per i vecchi abbonati, era nata una lista autogestita: a quella però si è aggiunta un’altra fila

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’Spettacolo’ ieri pomeriggio al teatro Sanzio, ma non dentro, bensì fuori della biglietteria: proteste e momenti concitati per alcune ore subito dopo pranzo, con toni accesi e nervosismo generale. Protagonisti da una parte le addette alla biglietteria, dall’altra coloro che volevano acquistare l’abbonamento alla stagione teatrale. Tutto nasce dal fatto che dopo 7 anni dall’ultimo azzeramento Comune e Amat hanno deciso di non concedere il diritto di prelazione ai vecchi abbonati, obbligando dunque chiunque a presentarsi da oggi col teatro virtualmente vuoto e tutte le poltrone da assegnare. Da alcuni giorni tuttavia, senza comunicati ufficiali, erano apparsi dei fogli appesi alle porte della biglietteria che informavano della distribuzione di ‘biglietti numerati per la fila’ alle ore 14. L’intenzione di Amat era evitare code, eppure alcuni vecchi abbonati si sono appostati dalle 5,30 del mattino, per poi raggiungere una quindicina di persone a metà mattina e redigere nel frattempo una lista ufficiosa di attesa. Alle 14, le bigliettaie hanno dunque distribuito 25 tagliandini di prenotazione, seguendo l’ordine della lista autogestita e invitando tutti a tornare alle 16. A teatro deserto, sono però arrivati in tanti ignari di tutto, credendo di essere i primi. La concitazione è salita quando la bigliettaia li ha informati che non ci sarebbe stato tempo per loro, poiché i 25 posti della giornata erano già occupati. Qualcuno ha alzato la voce, altri sono piombati nello sconforto: chi giungeva da fuori città apposta, chi aveva preso ore dal lavoro: tutti si sono scagliati contro le addette Amat. La situazione è peggiorata all’arrivo alle 16 dei possessori del tagliando, che hanno trovato una ‘seconda coda’ in sommossa. Fino alle 17 questione in stallo, finché dalla biglietteria hanno comunicato che avrebbero comunque evaso le richieste di tutti i presenti, a oltranza. Solo in serata situazione si è calmata.

Giovanni Volponi