
La consigliera fa una domanda sul regolamento della polizia urbana, poi la polemica travalica. Scontro tra i due su decibel e ’democrazia’ .
È bastato l’ordine del giorno sulle modifiche al regolamento di Polizia urbana, per trasformare la seduta del Consiglio comunale in una vera e propria bagarre. Protagonisti dello scontro: la consigliera di minoranza del Pd, Sara Cucchiarini, e l’assessore alle Attività economiche e Suap, Alberto Santorelli.
All’origine del confronto infuocato, la proposta della Giunta – presentata da Santorelli in accordo con l’ufficio Ambiente – di introdurre una maggiore elasticità nei limiti acustici durante l’estate. Prima ancora che l’assessore iniziasse a illustrare il provvedimento, Cavalieri aveva ricordato che la delibera era già passata per tre commissioni consiliari con pareri favorevoli. Ma è bastata la parola concessa alla vicepresidente del Consiglio, Cucchiarini, per far emergere una frattura ben più profonda. La consigliera dem ha incalzato fin da subito Santorelli, il presidente Cavalieri, il segretario generale Praticò e il dirigente dell’Area Affari Generali Celani con una domanda ripetuta più volte, senza ricevere – a suo giudizio – una risposta soddisfacente: "Di chi è la competenza del regolamento di Polizia Urbana? Mi è stato detto che non è più di competenza della Polizia Urbana". La risposta di Praticò ha toccato il tema della "prevalenza" delle materie eterogenee, lasciando intendere che l’attribuzione della competenza fosse stata stabilita da comunicazioni interne. Poi Santorelli ha letto una nota firmata dal dirigente Celani, in cui si precisa che "la competenza primaria per le modifiche parziali del regolamento spetta, di volta in volta, al Suap per prevalenza".
Cucchiarini però non si è accontentata: "Io non ho chiesto questo". È a quel punto che il dirigente Celani è stato invitato a intervenire personalmente: "Nessun settore è proprietario dei regolamenti del Comune". Ma la consigliera ha replicato: "Io la risposta vera alla mia domanda non l’ho avuta".
L’intervento ufficiale di Santorelli ha ricostruito l’intento della modifica regolamentare: semplificare, garantire regole certe per tutti, e introdurre, per l’estate, una sperimentazione che permetta alla Giunta di fissare limiti di orario e decibel per la musica nei diversi quartieri della città. Ma le parole dell’assessore hanno acceso ulteriormente lo scontro. Cucchiarini, visibilmente irritata, ha chiesto se il provvedimento fosse stato condiviso almeno con il Comitato del Centro Storico o con il Quartiere 1. Poi, rivolgendosi a Santorelli, lo ha accusato di non amministrare in modo democratico. Una frase che ha scatenato la reazione dell’assessore, che è intervenuto a microfono spento mentre la consigliera parlava, venendo redarguito dal presidente del consiglio. Quando ha preso di nuovo la parola, Santorelli non ha risparmiato i colpi: "Quando lei era assessore alla Polizia Locale – le ha detto – i nostri agenti erano costretti a difendersi con le cartelline (dei documenti, come in realtà successo, ndr) dai malviventi che avevate fatto proliferare. Noi li abbiamo invece dotati di strumenti veri per lavorare in sicurezza".
Un attacco che ha fatto infuriare la consigliera Pd: "Non si deve permettere di giudicare il mio operato, non è l’argomento di cui stiamo discutendo". Il clima si è fatto teso, con i banchi che rumoreggiavano e la presidenza costretta più volte a richiamare tutti al rispetto del regolamento. La discussione è poi proseguita sui contenuti della delibera votata a maggioranza dei presenti (16 favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto con immediata eseguibilità), ma il solco tracciato tra le due visioni – tra chi cerca maggiore flessibilità per rilanciare l’estate fanese e chi teme una deregulation senza confronto – è apparso più profondo che mai.
Tiziana Petrelli