Marche, l'allarme: "A rischio il servizio di trasporto pubblico per gli invalidi"

Il presidente della Fand, Massimo Domenicucci: “La Regioni si sbrighi ad adottare la delibera sulle agevolazioni del trasporto per gli invalidi”

Un invalido che usufruisce dell'autobus

Un invalido che usufruisce dell'autobus

Ancona, 20 luglio 2018 -  Gli invalidi che, nella Regione Marche, usufruiscono del trasporto pubblico agevolato, anche quest’anno, potrebbero rischiare di non poter disporre del servizio. Ad annunciarlo, la presidente dell’Uici Marche, Alina Pulcini: “Il mese scorso, Massimo Domenicucci, presidente della FAND (Federazione fra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) , ha inviato una richiesta alla giunta regionale per chiedere di adottare, in tempi stretti, la delibera sulle agevolazioni del TPL — afferma Pulcini — , atto in scadenza, dovuto ed urgente. Ma ancora non abbiamo ricevuto una risposta. Visto che essa scade il 31 agosto prossimo e visto che, molti nostri iscritti lamentano il fatto che le aziende di trasporti non rinnovano gli abbonamenti oltre il mese di agosto, fino a quando non arrivano disposizioni ufficiali dalla Regione, chiediamo urgentemente all’organo politico regionale di emettere un provvedimento per regolarizzare la questione”. Poi precisa: “Anche lo scorso anno, a causa del ritardo dell’emissione della delibera, molti nostri soci si sono trovati in condizione di disagio per l’impossibilità di usufruire dei titoli di viaggio loro spettanti. Non vorremmo che accadesse di nuovo”.

In effetti, Domenicucci ha inviato la richiesta in giunta il 13 giugno scorso. Più di un mese fa, dunque. “Il Comitato Regionale della Fand, che rappresenta invalidi del lavoro, civili, per servizio, ciechi-ipovedenti e sordomuti – 40mila iscritti e 200 mila assistiti a livello regionale, chiede alla Giunta Regionale, di adottare in tempi stretti la delibera sulle agevolazione del trasporto, atto in scadenza, dovuto ed urgente — si legge nel testo —. Ciò per evitare che ci si trovi, come in passato, di fronte ad un vuoto che porterebbe preoccupazione alle categorie svantaggiate. Siamo certi che la Regione non ha intenzione di risparmiare sulla spesa sostenuta per le agevolazioni, quindi chiediamo di non inserire i limiti di reddito su base ISEE alle tariffe previste per le categorie A2 e B (invalidi civili, di guerra, di servizio, del lavoro, ciechi e sordomuti), perché non porterebbe grossi risparmi, visto anche l’esiguo numero di detti fruitori”. Poi ancora: “La categoria degli invalidi e disabili costituisce poco più di ¼ degli utenti del trasporto agevolato, mentre l’intero universo delle agevolazioni riguarda meno dell’1% di tutta la popolazione marchigiana.Se poi andiamo a considerare i non vedenti e gli ipovedenti marchigiani che si servono dei mezzi pubblici, i numeri si riducono a poche decine, visto che la maggioranza di essi sono anziani con autonomia ridotta. I pochi che lavorano e gli studenti costituiscono quelle poche decine di viaggiatori abituali, per i quali l’acquisto dell’abbonamento è conveniente”.

Infine, il presidente della Fand, ricorda che “nella delibera si era deciso di impedire anche ai disabili sensoriali di acquistare i carnet di biglietti, situazione che danneggia quelle persone che viaggiano soltanto occasionalmente”.