Truffato a Pesaro: l’assicurazione è falsa, ma la confisca dell’auto è vera

Il danno e la beffa per un uomo raggirato da un falso broker: la polizza si rivela farlocca. Però quando la polizia municipale lo ferma, scatta il provvedimento che lo lascia senza macchina

Truffato dall'assicuratore, arriva la confisca dell'auto

Truffato dall'assicuratore, arriva la confisca dell'auto

Pesaro, 3 marzo 2023 – Si spaccia per un broker della compagnia "Sara assicurazioni", con tanto di siti web, anche quelli falsi, e rifila una polizza auto a un 49enne fanese. Cento per cento falsa pure quella. Peccato che il cliente viene fermato da una pattuglia della polizia municipale durante un controllo stradale.

E lì scopre il raggiro e soprattutto che la sua auto non è coperta dall’assicurazione. Lui si ritrova con il mezzo confiscato. E il finto broker invece finisce a processo per truffa. Ieri l’imputato,   , 47enne originario della Campania, residente nel napoletano, è stato condannato a 8 mesi di reclusione e al pagamento del risarcimento danni di 20mila euro alla vittima, costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Federico Vallini.

Il difensore di Calise, l’avvocato Marco Notarangelo, attende le motivazioni e poi valuterà l’appello. I fatti risalgono a maggio 2021. Il fanese aveva conosciuto l’imputato via web. Non aveva avuto motivo per dubitare di essere caduto nella rete. Non si era semplicemente qualificato come agente della "Sara assicurazioni". Calise aveva mostrato anche i suoi siti web. Erano del tutto simili a quelli della nota compagnia. Sarebbe stato difficile anche per un occhio esperto riconoscerli come "tarocchi". Così il 49enne fanese ha sottoscritto la polizza per la sua auto pagando circa 260 euro. Era marzo 2021.

Due mesi dopo, la scoperta che lo lascia con l’amaro in bocca e soprattutto senza la macchina. Viene fermato dalla municipale per un controllo. E quando verificano la polizza, si accorgono che c’è qualcosa che non va. Che non esiste nessuna copertura assicurativa per quel veicolo. Il fanese ribadisce e dimostra di essere all’oscuro del raggiro e di averlo scoperto in quel momento. Ma per l’auto scatta la confisca. E lui resta a piedi. Ieri però ha avuto almeno la consolazione della condanna e soprattutto del risarcimento di quei 20mila euro. Che gli saranno serviti per una nuova auto.

e. ros.