Turismo, Urbino fa il pieno e va oltre la crisi

Primo bilancio positivo per le festività appena passate, ma la guida Carla Rossi avvisa: "Chi viene in città spende pochi euro"

Turismo, Urbino fa il pieno e va oltre la crisi

Turismo, Urbino fa il pieno e va oltre la crisi

Questa settimana ha avuto una particolarità: un ponte palindromo. Molti ne hanno approfittato per lasciare Urbino e rientrare il 2 novembre. Altri invece rientreranno domani. Stessa cosa l’hanno fatta i turisti raggiungendo la città ducale. A ieri pomeriggio l’87% delle strutture ricettive cittadine presenti sul portale booking.com risultavano occupate, simulando una prenotazione per due persone. Ma questo non vuol dire sempre economia che gira in città. Nonostante il clima incerto sono state delle giornate proficue per presenze, anche grazie agli eventi collaterali com il tartufo di Acqualagna. Ma cosa dice chi con i turisti ci lavora?

"Questa prima settimana di novembre, ma anche il mese di ottobre, hanno rappresentato per il turismo ad Urbino un momento felice. Importante. Anche migliore rispetto lo stesso periodo 2022 – commenta Egidio Cecchini, segretario della Confcommercio e di Confturismo Urbino –. Sicuro le condizioni climatiche di ottobre hanno incentivato ma anche la voglia di viaggiare e conoscere da parte dei visitatori sono un fattore importante. Gli eventi aiutano molto, pensiamo al Biosalus, ma anche a quelli presenti nel territorio vicino. Richiamano persone e fanno in modo che poi i viaggiatori risiedano nelle strutture presenti a Urbino. È sempre più necessario promuovere gli eventi, sono uno spunto di visita e di soggiorno. Così come crearne di nuovi. E’ un periodo importante e positivo e da vigore al turismo nella nostra città, anche in prospettiva. Ci sono diverse prenotazioni per il prossimo ponte, quello dell’Immacolata l’8 dicembre. Da questo bisogna prendere il buono e costruire un’azione di promozione e organizzazione su cui costruire un’economia".

"Sottotono". È diversa la visione di Carla Rossi, presidente della Confesercenti e delle Guide turistiche di Urbino. E proprio come guida spiega: "C’è un po’ di movimento ma diverso rispetto a quello che abbiamo visto fino l’estate 2022. Il maltempo e l’aumento dei prezzi non aiutano. Se generalmente l’ultimo mese è stato un po’ spento in questi giorni si vede il via vai ma non la folla. E poi la capacità di spesa è calata, quindi non si rinuncia alla vacanza ma si tagliano le spese accessorie. Oggi e domani a Palazzo Ducale si entra gratis, vediamo se aiuta. Per domenica ho già un gruppo che starà qua tutto il giorno, ma non è la normalità. Lavoriamo molto con le famiglie che si aggregano alle visite di gruppo, cumulative e non private alle 11 e alle 15. Con questa formula due adulti e due bambini spendono 30 euro in totale. Soprattutto in estate molto, gli ospiti , preferiscono rintanarsi nella struttura prenotata e non girano per la città".

Per l’assessore al turismo della città l’imperativo è de-stagionalizzare potenziando l’attrattività con l’enogastronomia. "La strategia è questa, andare oltre i classici periodi di turismo e oltre l’immenso patrimonio artistico e culturale che abbiamo - dice Roberto Cioppi -. Da ottobre abbiamo avuto diversi italiani e molti stranieri come giapponesi, inglesi e francesi. Poi siamo concorrenziali rispetto ad altre regioni anche per i prezzi, mantenendo però una qualità altissima. Promuovere l’alta gastronomia biologica aiuta e abbiamo visto che è una comunicazione molto forte, che da stando i primi risultati. Il tutto è unito alla bellezza paesaggistica e alla sostenibilità: questo ci rende particolarmente appetibili perché è un fattore che i turisti vogliono oltre ai musei. Lo riscontriamo anche ai festival dedicati al biologico. Novembre forse vedrà meno presenze ma per dicembre le previsioni sono importanti".

Francesco Pierucci