Ubaldi: "Potremo vincere perché siamo uniti"

L’ideatore della coalizione di centrosinistra: "Abbiamo lasciato Pesaro sola nel progetto Capitale della cultura"

Ubaldi: "Potremo vincere perché siamo uniti"

Ubaldi: "Potremo vincere perché siamo uniti"

Dopo mesi di lavoro Giorgio Ubaldi, segretario del Pd di Urbino, ha confezionato e portato a casa un progetto politico ambizioso: riunire le liste e le sensibilità del centro sinistra cittadino in un’unica colazione. Si chiama “La città che verrà“ ed è guidata da Federico Scaramucci.

Ad animarla "il no al progetto della maxi discarica di Riceci quindi l’ambiente. Lo sviluppo turistico, quello abitativo e lavorativo di Urbino e il territorio. Così come la sanità".

Segretario, un’impresa importante per Urbino la sua.

"Ci siamo confrontanti tutti insieme. Abbiamo discusso e ragionato per il bene della città e del territorio. Vogliamo una Urbino che si rimetta in gioco e che non sia più assopita. Il nostro è un progetto in evoluzione, a medio e lungo termine".

Quali sono i punti trainanti?

"Nel nostro programma parliamo di lavoro, formazione, servizi e sanità. Partiamo dalle basi per lavorare con l’obiettivo di creare nuove opportunità per chi ci vive e per chi verrà a vivere ci verrà, il tutto valorizzando l’immenso patrimonio che abbiamo. Abbiamo un sogno e vogliamo condividerlo con tutti".

Dieci anni fa la sconfitta storica. Oggi cosa c’è di diverso?

"Una coalizione unita che si è messa insieme parlando di idee e creando una sintesi. C’è un candidato giovane, con idee per il futuro, che ha avuto un’esperienza politica come consigliere e che ha l’energia per prendersi cura di una squadra e di una città. Oggi Urbino è scesa sotto i 15mila abitanti, ha lasciato sola Pesaro nel progetto di Capitale della cultura. Ha perso la sua incisività e l’inclusività, l’incontro di esperienze e idee. Mancano spazi per i giovani e per i più grandi. Le iniziative le organizzano le associazioni, infatti su 64 eventi solo 2 non erano di realtà associative. Per non parlare dei treni che sta perdendo. Urbino deve essere viva e bisogna coinvolgere tutte le realtà territoriali. Ad oggi non c’è un progetto per il futuro, nessuno sa come sia divisa la Giunta".

Quali errori avete fatto nelle ultime due tornate elettorali?

"Le divisioni. Se ci si divide si perde perché si rimane sulle proprie posizioni senza creare dialogo. Questo ha permesso alla destra di governare la città".

Gambini ha annunciato di correre per il terzo mandato.

"Può farlo. Però bisogna dire che questa amministrazione non parla e non coinvolge, non si apre con i cittadini e fa e disfa come vuole. Non si è confrontata sul biodigestore, sull’accorpamento delle scuole e la palestra. Uguale per la discarica di Riceci, prima il no lì e poi il sindaco dice che è favorevole. Ogni volta che è uscito dal quotidiano ha trovato difficoltà perché ha imposto le cose senza discuterle. Tra l’altro l’area di Ca’ Guerra che oggi viene sbandierata era stata individuata nel 1993 così come lo sviluppo delle aree artigianali di Schieti e Canavaccio".

Anche Crespini corre, ha lanciato Futura.

"Sì, ha fatto questa scelta e ha un suo elettorato. Sicuramente ci sarà un confronto, l’idea di creare un gruppo opposto a quello di Gambini ci sembrava una soluzione ideale".

Francesco Pierucci