Urbino Capoluogo fa 8 anni "Noi teniamo vivi i dibattiti"

Il presidente Giorgio Londei e il vice Ferruccio Giovanetti fanno il bilancio delle attività e riflettono sulla guerra ucraina

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L’associazione Urbino Capoluogo ha incontrato domenica mattina i suoi iscritti nella sede di via Matteotti per un saluto celebrativo degli otto anni dalla sua fondazione. "In questi anni abbiamo raccolto tante adesioni e consensi grazie alla nostra presenza costante sui temi che più stanno a cuore i cittadini" ha ricordato il presidente Giorgio Londei "che grazie a noi hanno potuto tenersi aggiornati su questioni scottanti come sanità, urbanistica, infrastrutture, viabilità, turismo, cultura e su temi specifici come la paventata chiusura del Tribunale che ci vide protagonisti del salvataggio grazie alla nostra stessa denominazione che vede Urbino quale capoluogo di provincia fin dal 1860. Grazie a ciò, abbiamo superato quota 2.400 iscritti".

Per restare sui temi del momento, Londei ha poi sottolineato la necessità di tenere alta la guardia in merito alla possibile chiusura della sede arcivescovile di Urbino, tornata di attualità in occasione del compimento dei 75 anni da parte di Monsignor Giovanni Tani. Non poteva mancare un momento di riflessione sulla guerra in corso in Ucraina.

"Non dobbiamo commettere l’errore di credere che di fronte a eventi tanto grandi i nostri gesti individuali siano inutili" ha sottolineato il vicepresidente Ferruccio Giovanetti "perché sono i popoli che determinano e condizionano le azioni dei governanti. Perciò è importante aderire a ogni manifestazione contro la guerra, dalle fiaccolate alle donazioni, che in questi giorni di festività pasquali saranno quanto mai opportune e importanti, anche per sentirci meno soli e affranti in un periodo così difficile. La pace si ottiene con la partecipazione individuale e collettiva" ha ricordato Giovanetti "che è il vero sale della democrazia".

t. m.