Violenta bambina di 11 anni, condannato

Le ha toccato in due occasioni le parti intime con la scusa di giocare a "grattino". Assolto da due altre imputazioni per mancanza di prove

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Condannato un operaio 61enne di Borgo Santa Maria a 2 anni di reclusione per violenza sessuale su una bambina di 11 anni. Le ha toccato le parti intime in almeno due occasioni il 24 settembre 2019. Giocava al "grattino" risalendo le gambe della bimba con le mani fino all’inguine. Per altre due imputazioni dello stesso tipo è stato assolto per mancanza di prove. La vittima era spesso in casa sua avendo la stessa età della figlia della compagna. L’uomo parlava con le due bambine, si sedeva accanto e, apparentemente, ci giocava. Ma in realtà, secondo il tribunale, erano solo tentativi di avvicinare l’amichetta della figlia della compagna toccandola nelle parti intime o per farsi toccare nei genitali. Fino a quando la vittima ha riferito quello che succedeva alla madre dalla quale è partita la denuncia. Ieri l’operaio, di cui non facciamo il nome per tutelare le parti offese, è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale, e condannato, oltre alla reclusione, anche al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 5mila euro con definizione del risarcimento danni in separata sede. E’ stato anche interdetto per sempre dal lavorare in ambienti di asili o luoghi frequentati da minorenni.

Dice l’avvocatessa Pia Perricci che tutelava la bambina che ha subìto le attenzioni morbose dell’uomo: "Purtroppo queste storie stanno diventando sempre più comuni. È indubbio che si tratta di episodi gravissimi che sconvolgono la vita sia della persona vittima di violenza, che dei familiari.in questo caso si tratta di una bambina di 11 anni che purtroppo ha dovuto subire degli atti di violenza sessuale da parte di un uomo al tempo 58enne, patrigno della sua amichetta, vicina di casa. Quest’uomo ha potuto godere dello sconto di pena per aver scelto il rito abbreviato. Personalmente ritengo che per determinati tipi di reato la legge non dovrebbe dare l’opportunità di godere disconti di pena di alcun genere perché, la persona vittima di violenza si porterà dentro per tutta la vita la violenza subita e non gode di nessuno sconto di sofferenza. Questa bambina è stata molto coraggiosa a raccontare tutto alla mamma e, proprio per tale motivo l’appello che faccio a tutte le famiglie è quello di cercare di avere sempre un colloquio sincero con i propri figli e di cercare di creare una rete di amicizie intorno ai ragazzi per salvaguardare la loro infanzia ed adolescenza. Ora ci rivolgeremo in sede civile per il completo risarcimento dei danni avendo il giudice liquidato una provvisionale di 5000 euro e rimandato al giudice civile la liquidazione di tutti i danni anche se ritengo che nessuna somma potrà mai risarcire la minore per il male subito".

ro.da.