Pesaro, 4 novembre 2024 – “Sobria”. “Elegante”. “Che sa anche guardarsi in casa prima di puntare all’internazionalità”. E’ questo il format – per usare le sue stesse parole – della nuova piazza del Popolo targata Biancani, che ieri ha vissuto il suo mini-battesimo del fuoco con il debutto delle compagnie amatoriali locali sul palco della biosfera davanti a circa 300 persone. Che il sindaco volesse imprimere la sua personale impronta al salotto buono della città era già parso evidente da alcuni dei suoi primi atti pubblici: lo smantellamento del maxipalco davanti al Comune, la reprimenda per le auto parcheggiate in piazza, la nuova geografia dell’allestimento natalizio, con casette e pista di ghiaccio trasferite altrove.
Da ultimo, appunto, la scelta di trasformare il palco della biosfera in un teatro all’aperto per celebrare le compagnie locali. Ha dato inizio al nuovo corso, ieri sera, la compagnia Teatro Accademia, con una serie di sketch applauditi dal pubblico, che ben prima dell’orario d’inizio – le 17.30 – avevano già preso posto.
“Sto cercando – dice Biancani – di valorizzare tutti gli eventi, anche quelli delle realtà culturali cittadine, che ogni volta che salgono sul palco riempiono i teatri. Basti pensare al Gad, il festival del teatro amatoriale”.
Ma il progetto ambizioso di Biancani punta anche ad altro: “Voglio portare la gente in centro la domenica – dice –. I parcheggi sono gratis, le iniziative ci sono. Dalla piazza si deve irraggiare un senso di festa e di luce che coinvolga tutto il centro e poi i quartieri e i borghi”. Ma senza esagerare. Perché Biancani pensa a luci calde, piccole, come un cielo di stelle. Con al massimo il videomapping sugli edifici.
“Voglio una piazza elegante. Non c’è bisogno di riempire, preferisco un allestimento diffuso: anche perché così la piazza respira di più, sembra più grande. La pista di ghiaccio può stare benissimo altrove, le casette non stonerebbero in piazzale Collenuccio, in via Pedrotti, in via San Francesco... Vedremo la collocazione in base ai progetti che ci proporranno”.
Intanto il progetto del Teatro in piazza proseguirà il 10 novembre con La Piccola Ribalta, per fare “Do rised in piazza...!”, sabato 16 con le “Parole Migranti” narrate dal Teatro dei Bottoni e il 24 con la compagnia Farò Follie e il loro “In allegria la meglio terapia”.
Poi la biosfera cambierà ancora pelle, con un palco rettangolare più ampio e coperto ma in maniera trasparente per non schermare l’installazione digitale alle sue spalle. “Attenzione, non è che torniamo indietro – precisa sul finale – ma proseguiamo un percorso modificando alcune scelte”.