Pesaro, "Salviamo l’auditorium Pedrotti". La raccolta fondi già oltre la metà

Il crowdfunding promosso dal Rotary Club di Pesaro prosegue positivamente. Il presidente Dino Venanzini: "E’ bello vedere la risposta della città, ma c’è ancora molto da fare"

Da sin. Dino Venanzini e Ludovico Bramanti. In piedi, Catia Amati e Cristian Ricciarini

Da sin. Dino Venanzini e Ludovico Bramanti. In piedi, Catia Amati e Cristian Ricciarini

Pesaro, 9 gennaio 2020 - Bene. All’appello “Riapriamo il Pedrotti”, hanno risposto 125 benefattori che con il loro personale contributo hanno garantito il 57% dei 40mila euro necessari per la riapertura alla musica e alla gente dell’auditorium pesarese, tra i migliori d’Europa. Ieri alle ore 19.45 tra chi ha versato 5 euro (69 persone), chi 25 euro (13 sostenitori), chi 230 euro (6 sostenitori) fino a cifre pesanti (4 sostenitori hanno versato 1000 euro ciascuno; 1 sostenitore ha versato 2000 euro) si è arrivati a contare 22.670 euro. Se la donazione minima è 5 euro a fare gola hanno aiutato i premi previsti dalla Fondazione Rossini, scanditi per chi versa da un minimo di 25 euro fino a oltre 8mila euro. Per esempio "per chi verserà 8mila euro la Fondazione Rossini e il Rotary club Pesaro - distretto 2090 daranno la possibilità di organizzare al Pedrotti, in date da concordare, invitando un importante interprete musicale, un evento esclusivo per 300 ospiti del sostenitore. «Bene, la corsa è ancora a metà ma è bello vedere la risposta, positiva della città", dice sorridente Dino Venanzini, presidente del Rotary club Pesaro, promotore della raccolta fondi pubblica in collaborazione con Fondazione Rossini, Conservatorio Rossini, amministrazione comunale e Officine creative marchigiane.

Riapriamo il Pedrotti
Riapriamo il Pedrotti

Ma facciamo un passo indietro. La sala da concerto del Conservatorio Rossini è chiusa da maggio scorso: perché? Per necessità di adeguamento alla normativa sulla sicurezza. La Regione Marche oltre ai 300mila euro per Palazzo Olivieri del Conservatorio, con il progetto Iti ha destinato 400mila euro del bando vinto dal Comune di Pesaro per la messa in sicurezza del Pedrotti, ma all’avvio dei lavori mancano i 40mila euro necessari alla definizione del progetto. Ecco perché Rotary club Pesaro, con il sostegno dei partner citati ha tracciato il sentiero lanciando l’invito per una raccolta pubblica di denaro, o in gergo tecnico un crowdfunding. Del resto come ha ricordato Salvatore Giordano, presidente del Conservatorio Rossini a David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo nella sua recente visita a Pesaro, "è fondamentale l’attenzione dell’Europa per l’alta formazione artistica e musicale di cui i conservatori fanno parte" intendendo che nella futura programmazione dei fondi strutturali ci siano risorse adeguate per chi da solo riesce ad attrarre il 10 per cento di iscritti stranieri, doppiando in termini di internazionalizzazione i risultati medi degli atenei italiani. Ieri mancavano 22 giorni alla chiusura del crowdfunding, la colletta organizzata da Officine creative tramite la piattaforma web Ginger. La staffetta è veramente una corsa contro il tempo: infatti la formula del crowdfunding prevede il "tutto o niente". Se al 31 gennaio la cifra non verrà racimolata, le donazioni verranno restituite. "Visti i risultati – osserva Venanzini – raggiunti in così poco tempo e con le feste natalizie in mezzo sono convinto che insieme, ce la faremo a raggiungere l’obiettivo. Con Officine creative marchigiane, abbiamo studiato anche il modo per agevolare quanti vogliano versare il proprio contributo ma non hanno confidenza con il pagamento on line".

Concerto all'auditorium Pedrotti (Fotoprint)
Concerto all'auditorium Pedrotti (Fotoprint)