Pesaro, ha lavoro e cerca casa in affitto: "Introvabile, devo vivere dai miei"

Gaia, 23 anni, è la dimostrazione pratica di quanto sia diventato difficile trovare un immobile in locazione. "Neanche la garanzia del contratto a tempo indeterminato è bastata, alla fine ho dovuto mollare"

Gaia Pascucci, protagonista di una vicenda emblematica in città

Gaia Pascucci, protagonista di una vicenda emblematica in città

Pesaro, 18 gennaio 20223 – La prima domanda che vi verrà fatta se siete in procinto di trovare una casa in affitto a Pesaro, qualora la cercaste, sarà sempre la stessa: "Possiede un contratto a tempo indeterminato?". Subito dopo ne seguirà un’altra altrettanto importante: "Ha disponibilità di fideiussione bancaria di almeno 6 mensilità e un garante?".

Per una giovane coppia, o per un single, che opta per soluzioni in affitto tutte queste garanzie sono quasi impossibili da avere, eppure c’è chi pur possedendole ha deciso di gettare la spugna e di tornare a vivere a casa dai genitori. Di certo non con felicità. È successo, per esempio, alla 23enne pesarese Gaia Pascucci che, dopo essersi laureata in Ingegneria gestionale all’Università di Bologna, ha deciso di ritornare a vivere nella sua città natale. Nel 2021, quindi, parte la sua ricerca con alla mano la garanzia più importante di tutte, ovvero, un contratto a tempo indeterminato e full time. "Al tempo cercavo una casa assieme ad un mio coetaneo, con grande fortuna solo dopo un mese di ricerca, trovammo un trilocale in zona Pantano – ha raccontato Gaia –. Il prezzo era in linea con quello che si trova generalmente in città: parliamo di 600 euro al mese, con 6 mesi di fideiussione e due garanti che assicurassero per noi".

Per motivi personali, la giovane 23enne, dovette trovare poco dopo un’altra sistemazione e quindi via che riparte la ricerca matta e disperata che però, questa volta, risulta molto meno fortunata della precedente. A settembre del 2022, quindi, si mette in moto un’altra volta: "Ho iniziato a cercare la seconda casa in affitto consultando principalmente gli annunci online e sui social – continua Gaia –. Tutti i giorni andavo sui siti ma nulla, per disperazione ho pensato anche ad una casa transitoria, di quelle che affittano da settembre a maggio, ma per avere una casa di quel tipo servono dei requisiti specifici che giustifichino la tua presenza solo, appunto, transitoria in città ed io, con un contratto a tempo indeterminato, non rappresentavo certamente l’affittuario transitorio perfetto".

Gaia non aveva esigenze specifiche, le andava bene tutto. Da un monolocale a una casa da condividere con qualche coinquilino e nemmeno nei confronti della zona c’erano particolari preferenze, ma nulla. L’offerta era praticamente inesistente.

"Ad un certo punto ci ho proprio rinunciato – spiega afflitta Pascucci –. Continuare a cercare casa senza mai trovare nulla per mesi e mesi mi ha spinto ad una decisione che, anche se certamente mi pesa, penso sia la migliore soluzione per la situazione attuale".

Infatti, la 23enne dopo l’odissea della ricerca infinita ha scelto per rimanere a casa con i genitori: "Non è di certo una soluzione che rimarrà tale per sempre ma attualmente penso sia anche l’unica cosa che posso fare. Tra qualche mese, magari dopo l’estate – conclude Pascucci – riproverò a cercare sperando che la situazione abbia assunto altri scenari".