M5S critica Ricci: «L’iPhone del sindaco costa 900 euro»

Siparietto in consiglio di Fabrizio Pazzaglia: «Come va il cellulare? Visto che è di tutti i cittadini...». La replica del Pd: «Strumento di servizio, è una non notizia»

INSEPARABILI Il sindaco Matteo Ricci con l’iPhone 6 nel corso di un incontro pubblico a Pesaro Studi

INSEPARABILI Il sindaco Matteo Ricci con l’iPhone 6 nel corso di un incontro pubblico a Pesaro Studi

Pesaro, 31 marzo 2015 - Il capogruppo del M5S Fabrizio Pazzaglia ha aspettato il momento opportuno per sbandierare in consiglio comunale una determina di spesa di febbraio che riguarda il sindaco Matteo Ricci.

Ha atteso che il sindaco prendesse il cellulare, come fa per gran parte della giornata in ogni occasione, poi gli ha chiesto: «Funziona bene quel cellulare sindaco?». Di fronte alla risposta positiva con fare sorpreso del primo cittadino, ha insistito: «Sa, vorremmo saperto. In fondo è di tutti i cittadini».

E ha mostrato quella determina di febbraio in cui è scritto che il Comune ha acquistato un i-Phone 6 a 915 euro, Iva compresa, «adatto alle esigenze del sindaco».

Si legge nel documento comunale: «Il telefono è adatto ad elevati livelli di traffico, gestione di qualsiasi formato multimediale, con sistema operativo a bassa obsolescenza, di grande affidabilità».

Fino al mese scorso, ossia fino all’acquisto di quell’apparecchio, Ricci aveva utilizzato l’i-Phone 4 lasciatogli in eredità dal predecessore Luca Ceriscioli, «che denota evidenti segni di decadimento», precisa la determina.

In consiglio, a difesa dell’acquisto, è intervenuto il consigliere e segretario comunale del Pd Andrea Nobili: «Quel cellulare non è di proprietà del sindaco ma è di servizio, quindi quando Ricci terminerà il mandato lo lascerà al suo successore, così come ha fatto Ceriscioli con il suo. Non ci vedo nulla di male. Chi solleva la questione (ossia i consiglieri del M5S, ndr) utilizza un portatile in dotazione al Comune, servito ai precedenti consiglieri e lasciato ai nuovi, quindi dovrebbe evitare di fare facili demagogie. Poi, Ricci ha anche riconsegnato l’i-Pad che aveva ricevuto dal Comune».

Dallo staff del sindaco arrivano ulteriori precisazioni: «Un Comune capoluogo non può non fornire al sindaco i giusti mezzi per il suo lavoro. Un primo cittadino come Matteo Ricci, che peraltro non usa il tablet, ne aveva bisogno».

Infine il commento comunicativo: «Questa è una non notizia». E ancora: «Il cellulare è uno strumento di lavoro».