Matteo Ricci e Matteo Renzi al Festival delle città. "Comuni protagonisti della crescita"

Giornata conclusiva col dibattito tra il sindaco di Pesaro, il senatore di Italia Viva e Alessandro Cattaneo, moderato da Paolo Del Debbio

Matteo Ricci insieme a Matteo Renzi al Festival delle città

Matteo Ricci insieme a Matteo Renzi al Festival delle città

Pesaro, 4 ottobre 2019  – «Si mettano in condizione i Comuni di essere protagonisti della crescita». Matteo Ricci rilancia l’appello e la proposta di abbassare l’Iva al 4 per cento per i lavori pubblici dei Comuni su green, trasformazione delle periferie e scuole, chiudendo il Festival delle Città, nel dibattito con Matteo Renzi e Alessandro Cattaneo moderato da Paolo Del Debbio.

«Misiani e Baretta giudicano l’operazione interessante. Stiamo studiando il disegno, presenteremo come Ali una scheda tecnica per dimostrare che il gettito per lo Stato sarebbe all’incirca equivalente mettendo in moto più cantieri, sviluppo e lavoro», rimarca il sindaco di Pesaro.

Dice Matteo Renzi sul punto: «Ragionamento corretto, giusto investire su infrastrutture e innovazione legata all’identità territoriale. Ora si vaglieranno quantum e coperture, ma quando arriverà la proposta di Ali noi siamo pronti a confrontarci».

Il senatore sul Festival: «Iniziativa tosta ma ha funzionato. Fare il sindaco è stata l’esperienza più bella, niente dà le stesse emozioni. Ora i primi cittadini devono essere protagonisti del dibattito sull’autonomia. Si deve discutere non quella salviniana delle regioni ma quella delle città».

Per Cattaneo, «Ricci ha preso Ali e l’ha rivoltata come un calzino: è la dimostrazione che sono le persone a fare la differenza. Ora diamo più poteri ai sindaci». Quelli che secondo Ricci, «sono la parte più dinamica della vita politica italiana. Non fanno tatticismi e hanno l’ansia di cambiare le cose. Spero che chi lo è stato la mantenga per sempre, come hanno fatto poi Renzi e Cattaneo».

Del resto, continua il sindaco di Pesaro, «i primi cittadini popolari sono l’antidoto al populismo. Lo dico per la mia parte politica». Aggiungendo: «Renzi ha fatto la sua scelta, ho provato a convincerlo di restare fino all’ultimo e penso abbia fatto un errore ad andarsene. Ma ora se pensiamo di tornare al Pds siamo morti. Lui è un alleato e dovremo stare insieme anche nelle città, nelle regioni. Aiuterà i dem a rilanciare sul profilo riformista».

Si chiude così l’evento romano, contrassegnato da una processione di ministri, sottosegretari e sindaci (oggi anche il capo della polizia Franco Gabrielli, ndr) spalmata nell’arco di quattro giorni. Un’iniziativa che ha scandito l’agenda delle agenzie e che Ricci è intenzionato a confermare anche per i prossimi anni (c’è già la data del 29 settembre per il 2020, ndr), in concomitanza con l’inizio della sessione di bilancio.