Abdur-Rahkman, uomo ovunque della Vuelle

Top scorer (18 punti di media), il migliore negli assist (4,5) e primo assoluto nella valutazione di tutta la serie A: una vera rivelazione

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Domenica si riparte. Nove partite per chiudere il girone d’andata che assegnerà i posti per le Final Eight: 5 in trasferta (a Brindisi, Trento, Verona, Reggio Emilia e Scafati) e 4 in casa (con Sassari, Varese, Virtus e Treviso). Un calendario un po’ meno ostico rispetto alle prime sei sfide che, dopo l’esordio a Trieste, hanno messo di fronte alla Carpegna Prosciutto tutte squadre considerate di alta classifica. Il cammino che si snoderà da domenica prossima sino al 15 gennaio permette di provare a sognare, visto che delle ‘big’ è rimasta solo la Segafredo, che si presenterà al palas il giorno di Santo Stefano.

Dopo sei gare disputate una cosa è chiara: è l’attacco la forza propulsiva di Pesaro che segna 88,2 punti di media, scivolata al secondo posto dietro Varese – altra squadra frizzante in fase offensiva – dopo la ridimensionata presa con Milano che le ha concesso venti punti in meno della sua media. Ma le percentuali restano importanti: la Vuelle è seconda alle spalle della Virtus sia nei tiri da tre (con il 39,6%) che nei totali (48,3%).

E’ anche terzultima nelle palle perse, dunque una delle squadre che spreca meno nella costruzione del gioco (11,5 perse di media) alle spalle di Brindisi e Tortona.

Ciò che è migliorabile è sull’altro lato del campo: in difesa la Carpegna Prosciutto è fra le squadre che subìsce più punti (87,5 di media), dietro di lei solo due formazioni, Trieste e Verona. Si sente la mancanza di un mastino come Tambone, che faceva da collante in molte situazioni, tanto da essere ancora di gran lunga il migliore nel plusminus, la statistica preferita da Repesa che indica quanto incide un giocatore quando è in campo nei momenti favorevoli della squadra. A Gudmundsson si chiede di tamponare la falla fino al suo rientro. Andrebbe poi distribuita meglio la pericolosità, finora per lo più nelle mani degli esterni, nonostante i lunghi quando ricevono palloni non ne sprecano poi tanti: sia Kravic (57,9%) che Totè (78,6%) sono abbastanza precisi.

Il migliore a smazzare palloni per gli altri è Abdur-Rahkman (4,5 di media), vero uomo-ovunque della Vuelle: è il top scorer del gruppo con 18,1 punti (secondo assoluto in campionato), il più preciso nel tiro pesante col 54,5% (anche qui 2° assoluto), il che lo spedisce in testa nella valutazione di tutta la serie A. La guardia americana, vera rivelazione sin qui, è ben spalleggiato da Moretti che regge 32’ di media (il più utilizzato da Repesa), segnando 15,5 punti, subendo ben 5,1 falli a partita (secondo in A) e segnando poi i liberi col 91,3%; è quello che perde più palloni (2,3) ma anche quello che ne recupera di più (1,5), secondo assistman della squadra (3,5). Tra le bocche da fuoco merita attenzione Charalampopoulos che spara triple col 52,9%, 5° assoluto in serie A. E’ a rimbalzo che bisogna lavorare meglio: Kravic viaggia a 5,8 di media, che è poi quella di tutta la sua carriera. Lo spalleggia bene Cheatham con 5,6, deve arrivare di più da Totè e Mazzola, che proprio nell’ultima gara ha toccato i 1.200 conquistati in serie A. Mille di questi rimbalzi, Valerio.

Elisabetta Ferri