Assedio al "Benelli", cori contro squadra e società: "Presi in giro, via da Pesaro"

Assedio al "Benelli", cori contro squadra e  società: "Presi in giro, via da Pesaro"

Assedio al "Benelli", cori contro squadra e società: "Presi in giro, via da Pesaro"

La misura è colma. Dopo una stagione dell’assurdo che assomiglia più a una comparsata teatrale che al gioco del calcio, esplode anche la curva. Mancano quindici minuti alla fine della partita con il Montevarchi e per la prima volta dalla Prato si alzano cori non solo contro i calciatori ("andate a lavorare", "Fate ridere"), ma anche contro la società, colpevole di mancanza di programmazione, di scelte scellerate di mercato: "Noi abbiamo una società di m...", i cori che si alzano da una parte degli ultras che gridano "via da Pesaro" e se la prendono anche con il responsabile tecnico Menga, anch’egli contestato per le scelte di mercato fatte ad inizio campionato e a gennaio quando "doveva portare un attaccante e invece niente. Hanno fatto tutto al risparmio – gridano i tifosi all’uscita – hanno portato a Pesaro non giocatori, ci hanno fatto credere che ci avrebbero portato in serie B nel giro di pochi anni e invece ce ne stiamo andando tra i dilettanti. A gennaio invece di prendere rinforzi seri ci siamo indeboliti, ma a chi la vogliono dare a bere?".

Contestazione anche in tribuna dove si cercano i responsabili delle scelte, di una squadra "costruita al risparmio, senza capo né coda, senza un progetto vero, con giovani che non si capisce cosa possano combinare nella loro carriera ma che per il momento sono chiaramente inadeguati, fanno quello che possono questi poveretti che vanno in campo, ma chi li ha portati ha responsabilità maggiori. Va bene che dalla Lega arrivano i premi per i giovani, ma così si retrocede, non si può guardare solo ai soldi, se si vuole fare calcio bisogna farlo seriamente, investendo e con una struttura che manca a partire dal direttore sportivo e per continuare con il direttore generale e chi sviluppa sul serio il marketing, siamo isolati dalla città, siamo peggio dei dilettanti in questo senso".

La rabbia esplode anche nei confronti della squadra che viene chiamata a fine gara sotto la Prato e pesantemente insultata per lunghi minuti.

Clima bollente anche dopo la partita, all’uscita dagli spogliatoi che i tifosi prendono d’assedio. Esplode anche una grossa bomba e suonano le sirene della Polizia che si schiera a protezione delle persone in uscita. L’assedio si protrae fino a notte inoltrata.