Bassani "Così ho dato la patente ai campioni"

I cinquant’anni della storica autoscuola, Alfredo: "Vale Rossi attentissimo: allievo modello. Bagnaia riflessivo, può vincere come il Dottore"

Alfredo Bassani ha tagliato il traguardo: cinquant’anni di motori, passati a distribuire patenti ai campioni. Ci sono passati proprio tutti nella sua autoscuola di via De Gasperi, che è diventata nel tempo un luogo sacro tra sport e umanità.

Bassani, lei ha fatto scuola a tanti campioni del motociclismo, e non solo ad iniziare da Valentino Rossi: che allievo è stato?

"Valentino è stato il primo allievo, è il primo che ha preso la patente qui da me per potere guidare tutte le moto, la patente A. E’ stato un allievo modello, intelligentissimo, ovviamente capace e portato"

Promosso al primo colpo?

"Certo, al primo colpo, sul circuito lo conosciamo per la sua esuberanza, io posso dire che sui banchi è stato un allievo molto serio, educato, attento, amico di tutti"

Se pensa a Valentino Rossi a cosa pensa?

"A un campione che ha animato forse come nessuno il moto mondiale, lui era l’anima e il corpo della moto Gp per tanti anni"

Quanto manca Rossi alla Moto gp?

"Moltissimo, però adesso abbiamo Bagnaia"

Non vorrà dire che ha dato la patente anche a lui..

"Certo, anche lui ha preso la patente qui, ma è un personaggio diverso da Valentino, diciamo più morigerato, riflessivo"

Come lo definirebbe?

"Un campione in crescendo, molto meticoloso, uno che secondo me ha le carte in regola per vincere nove mondiali"

E poi il grandissimo Simoncelli...

"Era già campione del mondo della moto due e stava diventando campione delle 500 quando venne da noi per l’esame della patente, ovviamente anche lui promosso"

Che ricordo ha di questo sfortunato pilota?

"Simoncelli era una persona affabile, un grande amico, è passato qui tante volte. Ricordo una festa quando era in Moto due, gli abbiamo fatto arrivare Valentino Rossi di nascosto, fu una grande sorpresa. Lo stesso giorno che è partito da Milano con l’aereo per l’ultima corsa, quella che gli sarebbe costata la vita, è passato qui con la fidanzata per salutarci con gioia. E’stata l’ultima volta che l’ho visto e ho in mente ancora il suo sorriso affettuoso, la sua simpatia dolce"

Morbidelli?

"Campione del mondo della moto due, anche lui nostro allievo. Non è riuscito nella Moto gp anche per problemi di salute, ma anche perché un po’ sfortunato. Lo ritengo un grande campione"

Abbiamo dimenticato qualcuno?

"Graziano Rossi, il papà di Valentino, è venuto da noi per prendere la patente per guidare il camioncino sul quale doveva trasportare l’auto per le gare di rally a cui partecipava. Graziano è un appassionato come pochi e un grande pilota"

Ma con tutti questi campioni non si sente un po’ campione anche lei?

"Guardi è stato troppo bello, non so come sia successo ma sono passati tutti qui, anche gli allievi del team Vr 46 di Valentino come Marco Bezzecchi e Vietti"

Ma perché tutti da lei?

"A cominciare da Valentino Rossi è stato un susseguirsi, non so spiegarmelo nemmeno io, ma vederli tutti qui, uno dopo l’altro, è stato bellissimo per tutti noi, per me e per la mia mia famiglia che sta portando avanti questa autoscuola che compie mezzo secolo di vita, a cominciare da Barbara, Gianluca, Giorgia e Gaia Bassani e proseguendo con Michele Diotallevi"

Ma è poi vero che chi prende la patente da Bassani vince nella vita?

(ride) "Pare proprio di sì".

Davide Eusebi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su