"Casa Vuelle ci farà diventare più grandi"

Il presidente del Consorzio Luciano Amadori vede all’orizzonte la realizzazione del suo sogno: "Un regalo per i tifosi e la città"

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Ha fatto scalpore la notizia che la Vuelle ha inoltrato una proposta protocollata in Comune per ottenere la gestione dell’impianto di via Togliatti. Al termine dei lavori, finanziati dal Comune, diventerà una struttura molto diversa, ed è già stata battezzata dal sindaco Ricci "Casa Vuelle".

Per Luciano Amadori, che ha sempre spinto per far nascere la cittadella dello sport, è una vittoria straordinaria. Considerando anche che, a due passi da via Togliatti, c’è il camposcuola dove si può fare preparazione atletica all’aperto: la zona diventerebbe un polo d’attrazione clamoroso, non solo per la Vuelle. Ora bisogna aspettare di vedere se altri soggetti inoltreranno proposte migliori, ma la volontà del Comune sembra chiara.

"Se riusciremo a realizzarlo sarà il mio regalo ai nostri tifosi e alla città - dice Amadori, confezionando quasi una dedica -. Nelle nostre intenzioni, poi, non sarebbe solo la casa della Vuelle, ma anche dei suoi fans: penso alla club-house per vedere le partite insieme, magari mangiando qualcosa, la possibilità di acquistare il merchandising, seguire gli allenamenti, visitare il museo. Amadori vuole anche tranquillizzare gli attuali fruitori della piscina: "Nel protocollo è scritto chiaramente che lasceremo agli atleti del pentathlon il diritto di usufruire dell’impianto natatorio. Non solo: la piscina sarà aperta a tutta la città. Inoltre al piano superiore, a fianco del campo di allenamento, ci sarà anche una palestra per il fitness e pure quella sarà aperta a chi lo desidera. Tutta la struttura deve lavorare, perché fra le nostre intenzioni c’è quella di utilizzare le risorse per fare più grande la squadra: un progetto ambizioso, di respiro nazionale oserei dire".

L’idea che un club di basket possa gestire una struttura del genere, con bar e ristorante annesso, è molto particolare: "Chiaramente la società si affiderà a dei professionisti, specialisti per ogni settore. I tifosi stiano tranquilli, il nostro stile resta sempre quello del passo secondo la gamba, uno stile ponderato, che ci ha portato fino a qui. Se proprio quest’anno, dove per bravura e un pizzico di fortuna in più, le cose vanno meglio, portare a casa questo traguardo sarebbe stupendo. Soprattutto se penso agli ultimi anni, in cui abbiamo fatto i girovaghi per poterci allenare: le palestre le abbiam girate tutte. Sarà un luogo prezioso soprattutto per il nostro settore giovanile, che crescerà a contatto con la prima squadra".

Questo il futuro, che non è acora dietro l’angolo, visto che serviranno un paio d’anni per terminare i lavori (Ricci ha parlato di fine 2022). Nel frattempo, c’è un presente ugualmente esaltante e una Final Eight a cui si guarda non certo per andarci in gita-premio. Arriverà questo lungo che aspettiamo da settembre? "Rispondo così: nonostante ci manchino gli incassi, e questo rimane la prima preoccupazione a cui far fronte, quando si è infortunato Massenat abbiamo trovato velocemente il primo giocatore disponibile adatto alle richieste del coach. Ugualmente, se troveremo la quadra, faremo in modo di arrivare a Milano più robusti".

Elisabetta Ferri