"C’è uno stadio da riempire: bisogna lavorare sulle scuole"

Su acquisti e Sassarini: "Ho consigliato io Rossoni e vedo l’allenatore motivato. La società lavora bene"

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Nella sua Sanremo, lontano dal calcio giocato. Pronto a rimettersi in gioco. E con una consapevolezza invidiabile del mondo Vis Pesaro. Giancarlo Riolfo (foto), guida dei biancorossi nell’annata della promozione in C (20172018) si gode l’estate ligure e battezza il lavoro di mister Sassarini, perché il tecnico spezzino "è tornato in una città dove ha fatto veramente bene": per questo "può rilanciarsi".

Riolfo, ritornerà presto in sella, vero?

"Oggi in realtà tutte le panchine sono occupate. Ho deciso di staccare un po’, nella mia Liguria, lontano dai contatti ravvicinati: è una pausa dovuta".

E la Vis? Le è rimasta nel cuore?

"La seguo sempre, anche perché dopo averla allenata nell’anno della promozione in C l’ho affrontata da avversario con la Fermana. Della Vis ti rimane sempre qualcosa addosso. E poi di recente ho sentito Sassarini, e gli ho fatto il mio in bocca al lupo".

Ci racconti di più.

"L’ho sentito come al solito molto carico".

Lo sa che aveva già perso la voce dopo quindici minuti dall’inizio della prima seduta?

"Evidentemente con la voce non era ancora allenato (ride, ndr). Scherzi a parte, sono contento per lui perché dopo un periodo negativo è tornato dove ha fatto veramente bene: può rilanciarsi".

Quanto potrebbe incidere Sassarini sul mercato?

"Lui fa l’allenatore, mentre la società ha dei progetti, e ha dimostrato di programmare non solo il mercato, ma anche il futuro del club".

Come valuta la rosa a disposizione?

"La squadra ha una buona ossatura, anche se qualche giocatore è andato via. Però è arrivato Rossoni, l’ho consigliato a Sassarini. Poi mi sembra di capire che stiano lavorando su profili giovani e capaci. Ma il mercato, quello vero, si sviluppa ad agosto".

Secondo lei Lens arriverà o no?

"Sono situazioni che possono nascere dai legami che si nascono nel calcio. Poi però c’è anche un lato economico e progettuale da tenere in considerazione".

Quali sono le caratteristiche che Sassarini cerca in un giocatore?

"Qualità, soprattutto tecnica. Ed elasticità mentale".

Qual è la sua ricetta per riportare i pesaresi allo stadio?

"Durante il mio anno, la società è stata brava a proporre abbonamenti a prezzi popolari. In più c’era un obiettivo di alto livello. In Serie C è evidente che le cose cambino: il non avere ambizioni da primi posti incide e non poco. Ma il legame tra squadra e piazza è forte. Il coinvolgimento delle scuole potrebbe aiutare".

Le piace il progetto del centro sportivo di Villa Fastiggi?

"Sì, anche perché dà la possibilità di far lavorare il settore giovanile e rafforza il legame con la prima squadra".

r.s.