Cinciarini in biancorosso? "Provare non costa nulla"

Il play di Milano ha giocato pochissimo nelle partite scudetto, ma ha ancora un anno di contratto. Mauro Procaccini: "Uno come lui lo prenderei tutta la vita"

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"Come allenatore? Io uno come Cinciarini lo prenderei tutta la vita. Per l’esperienza che ha ed anche il fatto che è un uomo spogliatoio. Ed anche perché è un pesarese ed ha ancora 2-3 anni di livello davanti. Sicuramente un 20-25 minuti di qualità un po’ come ha dato Delfino", dice Mauro Procaccini, uno degli ultimi play di livello sfornati dalla scuola pesarese. Ed anche un allenatore, oggi, che la società sembrava voler riportare all’interno del team biancorosso. A questo proposito Procaccini dice: "A me non risulta nulla e nessuno mi ha mai detto nulla su un possibile mio inserimento nel team della Carpegna Prosciutto. Ma se fosse accaduto ne sarei stato sicuramente felice ed onorato". L’ex play fa finta di cadere dalle nuvole, ma in realtà un suo possibile inserimento gira dallo scorso anno e cioè da prima della venuta di Repesa.

A proposito, lei Procaccini, come vede Aza Petrovic?

"Petrovic? L’ho conosciuto come avversario, in campo, quando lui ha giocato una delle ultime gare con la maglia della Scavolini ed io ero a Torino. Come avversari ci siamo conosciuti. Come allenatore? Siamo di fronte ad un tecnico di grandissima esperienza e di assoluto livello. Ma poi il problema è sempre quello: dipende dalla qualità dei giocatori che gli metti a disposizione".

Torniamo a Cinciarini: missione impossibile?

"Per il contratto che ha con l’Armani direi proprio di sì, ma provare a fare una telefonata a Milano non costa nulla. Per cui al massimo ti mandano a quel paese. Comunque chiedere se magari sono disponibili ad accollarsi una parte dello stipendio, perchè no".

Per la cronaca il contratto di Cinciarini è molto alto, pressoché impossibile per Pesaro. Ma è anche vero che il capitano di Milano su 4 gare di finale scudetto, ha visto il campo solo nell’ultima per qualche minuto. Milasno libera tutti gli italiani che ha in squadra per cui ci potrebbe anche stare, prendendosi in carico una parte dello stipendio, che possa mandarlo alla Vuelle.

Tra i giocatori che ha avuto sottomano Procaccini, tanto per stare in tema di telenti locali, anche il fanese Bargnesi che dopo un bella annata in serie B ora il talento dell’altras parte del Fosso è molto ambito dalle formazioni di serie A2. "Un giocatore di talento ma è qualche tempo che non lo vedo più giocare. Mi hanno riferito che in serie B ha fatto molto bene per cui è possibile che sia richiesto da squadre della serie A2. Ma il salto nell’A1 è molto forte, soprattutto per il fatto che ti devi comunque confrontare sempre con giocatori americani. Ma tenendo conto che ha soli 20 anni forse un anno di ulteriore maturazione in serie A2 potrebbe fargli solo bene".

Intanto a Pesaro si rispolvera l’ultima adunata degli anni d’oro del basket biancorosso. Questa qui sopra è una foto del 2018 e vede un po’ tutti i grandi protagonisti dell’età dell’oro del baskert locale. Alla sinistra di Spiro Leka si può vedere tra gli altri anche Sergio Scariolo che il prossimo anno Pesaro se lo ritroverà davanti perché ha lasciato la panchina di Toronto per tornare in Italia ad allenare la Virtus Bologna. Un amarcord con tutta la meglio gioventù perché si vedonmo, tra gli altri, anche Valerio Bianchini, un po’ di giocatori scudettati ed anche due monumenti della scuola pesarese come Sandro Riminucci e Franco Bertini.