E in Veneto ci sarà un omaggio biancorosso a Maradona

Gennari e compagni giocheranno indossando calzettoni neri in segno di lutto e su ogni calza sinistra comparirà un numero 10 bianco

Migration

All’Euganeo, così come in tutti i campi da calcio italiani, il fischio d’inizio sarà preceduto oggi da un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Diego Armando Maradona, venuto a mancare mercoledì.

Anche la Vis Pesaro ha deciso di omaggiare l’inarrivabile genio argentino: Gennari (foto) e compagni giocheranno la partita indossando calzettoni neri in segno di lutto e su ogni calza sinistra comparirà un numero 10 bianco, tributo al più grande mancino della storia del pallone.

"Un mito per tutti - scrive la Vis attraverso un comunicato - Con questo piccolo gesto vogliamo ricordare colui che ha reso grande il calcio".

Un omaggio ancor più sentito dal presidente Mauro Bosco e dall’amministratore delegato Antonio Feroce, nati e cresciuti a Napoli. Si ricorda Maradona al cospetto di un Padova che contro Maradona ci ha giocato. Era il settembre 1987 ed era Coppa Italia che fu decisa al San Paolo da un gol di Careca. Una partita il cui video è stato pubblicato in questi giorni nel sito web della stessa società veneta. Ma soprattutto sulla panchina del Padova c’è Andrea Mandorlini colonna difensiva dell’Inter ‘scudettata’ di Trapattoni che ha regolarmente marcato Maradona (di cui è coetaneo) in tutta la sua avventura italiana.

"La sua scomparsa mi ha lasciato senza parole - ha detto Mandorlini in settimana - Per me è stato un onore poterlo marcare. Dovevo farlo senza andar tanto per il sottile, eppure non ho mai visto da lui una reazione fuori luogo. Senza contare che con lui in campo accadeva l’impossibile". Attenendosi al presente stretto Mandorlini ha invece spiegato come "contro la Vis dovremo sudarci la vittoria in una partita difficile come difficile è questo girone. Siamo reduci da una sconfitta (3-1 a Salò, ndr) frutto di grossi errori nostri e ora dovremo guadagnarci il nostro riscatto".

Alle confermate assenze in difesa di Kresic e Gasbarro si aggiungono altri due forfait a centrocampo per il Padova che perde, per guai fisici, l’islandese ex Serie A Hallfredsson e pure Matteo Mandorlini, figlio dell’allenatore fresco del traguardo di cento partite in biancoscudato. Ma la forza del Padova sta nella sua rosa non solo forte, ma anche abbondante: a centrocampo le alternative sono nientemeno che Ronaldo Pompeu Da Silva (già 4 gol e in rete contro la Vis di Pavan sia all’andata che al ritorno) e Saber Hraiech, ex Carpi autore già di 4 assist. Il tutto assieme a Della Latta, cercato dalla Vis in estate, autore già di 5 gol.

In attacco ballottaggio Paponi-Nicastro in un reparto che con Bifulco, Jelenic, Beretta, Jefferson e Soleri ha l’imbarazzo della scelta. Fin qui è stato un Padova forte con le squadre di seconda-terza fascia e fragile negli scontri diretti. Col 3-1 di Salò che si è messo in fila al 3-0 di Perugia. Due rovesci che hanno scalzato il Padova dalla vetta. d.s.