Gucci: "Lavoro per la Vis La voglio fare più grande"

L’attaccante che con sei gol ha regalato sedici punti: "Potevo fare di più. La contestazione con l’Ancona è venuta per la prestazione ma ci rifaremo"

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"Penso solo ad allenarmi forte per farmi trovare al meglio al primo giorno di ritiro". Niccolò Gucci ha chiuso la stagione rientrando dall’infortunio alla clavicola. Già non vede l’ora di tornare in campo per dire la sua, tra gol e leadership, una caratteristica che da quando è arrivato alla Vis ha mostrato sempre di più.

Gucci, la sua ultima immagine sul campo è il ritorno dall’infortunio, un derby perso pesantemente e la contestazione dei tifosi a fine partita, con lei a metterci la faccia uscendo per ultimo. Sensazioni?

"Dovevo aver finito la stagione ma poi mi hanno rimesso in sesto velocemente. Ringrazio tutto lo staff medico e sanitario. La mia volontà era quella di non finire la stagione con un infortunio. Il desiderio però è che andasse in un altro modo, non di ritrovarsi sotto 0-3 dopo mezz’ora. Questo mi ha amareggiato abbastanza. Era una partita particolare. Quando le cose non vanno bene e tu sei il primo attore è giusto metterci la faccia. I tifosi hanno manifestato il loro dispiacere e per questo puoi solo andare lì a chiedere scusa della prestazione".

A Pesaro hanno un grande rispetto di lei, uno di quelli che porta avanti il gruppo, un vero leader...

"Mi fa piacere. Spero e penso di essermelo guadagnato per quello che ho fatto in un anno e mezzo sul campo. Quando sei in una società punti a fare il massimo. Abbiamo la fortuna di fare il lavoro più bello del mondo, dando tutto quello che abbiamo".

Sei gol pesanti, valsi 16 punti, contento del suo score stagionale?

"Se vado a vedere i numeri e l’anno, come le occasioni avute, dico:è andata bene così. Ma fare qualche gol in più non mi sarebbe dispiaciuto. Nel 2022 tra Covid, un problema legato e la rottura della clavicola è stata dura. L’importante era il raggiungimento dell’obiettivo. Rimane il rammarico dei playoff".

Il ruolo del regista ha ancora senso per voi attaccanti? Arriverebbero più palloni giocabili?

"Non penso che sia questione di regista, ala o trequartista. Il gioco si è evoluto, ora è più complesso, c’è una coralità che va rispettata e su cui basare l’organizzazione di squadra".

Come è stato il suo rapporto con mister Banchini?

"Non posso che ringraziarlo di avermi sempre dato fiducia. Ho cercato di dare il 100%, ripagandolo. Un buon rapporto lavorativo".

Centro sportivo, ora copertura della tribuna Prato, cosa può dire del presidente Bosco?

"Che sarebbero cose meravigliose. Per come va il calcio anche in serie A si fa fatica a costruire un centro sportivo o riammodernare uno stadio. Sarebbe stratosferico. Il presidente ci sta dietro da tanto tempo. Servono strutture per costruire qualcosa dalle fondamenta. Se una società si organizza da quel punto di vista è all’avanguardia. Spero ci riesca per Pesaro e per la Vis".

Dalla prossima stagione cosa si aspetta? Tra un nuovo allenatore e un campionato per ambire a qualcosa di più...

"Un po’ presto per parlarne. Oggi posso solo pensare di allenarmi forte e farmi trovare al meglio per il primo giorno di ritiro".

Nicholas Masetti